Il percorso formativo è caratterizzato da un marcato profilo interdisciplinare. In particolare il corso intende fornire agli studenti gli strumenti adeguati per integrare la dimensione della pianificazione fisica/spaziale con i processi e gli strumenti dello sviluppo socio economico locale, a partire dalle sfide e dalle criticità poste al governo del territorio dai cambiamenti globali. Il corso tiene conto in particolare dei temi della resilienza territoriale, della sostenibilità, dell'equilibrio e dell'equità nelle forme di sviluppo e di uso delle risorse.
Coerentemente con il profilo interdisciplinare del CdS interdipartimentale già attivo con la triennale in classe L-21, gli obiettivi formativi specifici perseguiti dal corso di laurea magistrale LM-48 sono finalizzati al conseguimento dei seguenti obbiettivi:
• Consapevolezza critico/metodologica dell'importanza della lettura delle diverse specificità territoriali (ambientali, culturali, socio-economiche), costituitesi anche nella lunga durata, come fattori chiave di riferimento nella costruzione di strumenti e processi di pianificazione di carattere integrato. A questa consapevolezza si aggiunge la capacità di interpretare i processi di trasformazione territoriale anche nel quadro della interazione fra fattori di contesto locale/regionale e processi e dinamiche globali.
• Capacità di analizzare strutture, componenti e processi territoriali ed urbani in maniera intersettoriale ed integrata, con particolare attenzione ai criteri di tutela ed uso durevole delle risorse territoriali.
• Competenze relative alla capacità di ‘montaggio', definizione strategica, operativa ed implementazione di ‘progetti integrati per la rigenerazione urbana e territoriale';
• Capacità di trattare i vari schemi progettuali secondo la categoria innovativa del ‘progetto di territorio' inteso come strumento integrato adeguato a coordinare ed indirizzare i diversi approcci settoriali alla scala territoriale secondo un quadro di corenza tecnica, condivisione sociale e convenienza economica;
• Acquisizione di competenze avanzate nell'impiego analitico/interpretativo e valutativo di tecniche GIS con particolare riguardo ai temi e alle materie della ‘resilienza urbana e territoriale' (fonti energetiche rinnovabili, sicurezza idraulica, servizi ecosistemici, ecc.). In particolare capacità di impiego integrato di tali strumenti anche al fine di supportare processi di valutazione e scelta pubblica.
• Competenze nell'ambito degli strumenti e dei processi per la definizione e l'attuazione delle politiche urbane e territoriali, con particolare riferimento alle tecniche e ai metodi necessari per facilitare la costruzione interattiva e condivisa delle scelte di piano e di progetto attraverso il coinvolgimento degli attori sociali e la collaborazione con le istituzioni.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Per essere ammessi al corso di studio occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, secondo le modalità di seguito specificate.
I requisiti curriculari per l'iscrizione senza debiti sono automaticamente soddisfatti dal possesso di una Laurea nella Classe 7 "Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale" (DM 509/99) o nella Classe L-21 "Scienze della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale" (DM 270/04).
Per l'accesso con titoli di studio differenti da quelli sopra citati, i requisiti curriculari sono definiti da 50 CFU complessivi acquisiti in ambiti disciplinari coerenti con il percorso formativo, ovvero relativi alle metodologie e alle tecniche della pianificazione urbana e territoriale, ai metodi e agli strumenti delle politiche urbane e territoriali, ai metodi e agli strumenti di rappresentazione della città e del territorio, alle conoscenze storiche e geografiche del territorio e degli insediamenti, alle scienze agrarie e forestali, nonché alla conoscenza di base delle risorse naturali, ambientali e territoriali.
In particolare i SSD di riferimento prioritario per il riconoscimento dei CFU abilitanti alla iscrizione sono individuati nei seguenti:
- ICAR/20 e/o ICAR/21;
- ICAR/18 o in altri insegnamenti dell'area storica giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti;
- ICAR/06 e/o ICAR/17 o in altri insegnamenti dell'area del disegno e della rappresentazione giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti;
- AGR/01 o AGR/05 o GEO/04 o GEO/05 o in altri insegnamenti delle discipline agrarie o geologiche giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti.
La Commissione Trasferimenti e Passaggi si riserva di valutare i CFU acquisiti dai candidati anche in altri SSD comunque coerenti con gli ambiti disciplinari indicati nell'ordinamento e con gli obiettivi formativi del CdS. I CFU sopra indicati devono essere conseguiti prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale. A seguito della istanza di nulla osta per l'iscrizione da parte del candidato, la Commissione Trasferimenti e Passaggi provvederà alla verifica della sussistenza dei requisiti suddetti e indicherà eventualmente i debiti formativi e i corsi da seguire.
È infine richiesto come requisito di accesso, secondo quanto stabilito dagli obiettivi formativi della classe di laurea, la capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno l'inglese o un'altra lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari nazionali ed internazionali. La verifica di tale competenza sarà effettuata secondo le modalità di cui all'art. 6 del presente regolamento.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
La struttura dell'offerta formativa è costituita da due laboratori didattici (uno per ogni anno di corso) dedicati rispettivamente alla progettazione della città e alla progettazione del territorio.
I laboratori didattici, sono articolati in modo da sviluppare sia le fasi analitico/intepretative che quelle di sintesi e di progetto.
In entrambi i laboratori viene perseguito l'obiettivo di una progettazione integrata degli spazi agro-ambientali/forestali e degli spazi costruiti, a scala urbana per il laboratorio del primo anno, a scala territoriale per il laboratorio del secondo anno. Le esercitazioni dei corsi monodisciplinari si svolgono in stretto coordinamento con quelle del laboratorio, per consentire allo studente una esperienza progettuale multidisciplinare integrata. L'inclusione di alcuni corsi monodisciplinari nell'offerta formativa è stata determinata in base agli obiettivi specifici sopra indicati che sottolineano la caratteristica transazionale e interattiva dei processi di pianificazione, in particolare attraverso i corsi che so occupano di teorie e metodi della pianificazione, di partecipazione e programmi complessi, di politiche urbane e territoriali.
In dettaglio il percorso formativo è articolato secondo la seguente scansione :
Primo Anno
Nel primo anno sono sviluppati in particolare gli aspetti relativi alle metodologie e alle tecniche di indagine di tipo socio-economico e culturale più adeguati a restituire gli elementi chiave che possono determinare la genesi dei profili plurali dei diversi contesti urbani e regionali (antropologia storica, economia territoriale, contesti del sud del mondo). Ciò anche attraverso l'inquadramento di tali letture nel quadro del patrimonio fondativo delle teorie del planning (teorie e modelli). Gli aspetti operativi e progettuali - con particolare attenzione al progetto degli spazi pubblici - sono affrontati in relazione allo studio delle politiche urbanistiche e territoriali e tramite l'esercitazione integrata di carattere progettuale svolta nell'ambito del laboratorio.
Secondo anno
Gli aspetti teorico/metodologici e tecnici riferiti all'analisi, interpretazione e valutazione degli aspetti ambientali e del territorio agro-forestale costituiscono una parte significativa delle attività del secondo anno di corso. Questi aspetti vengono declinati sia attraverso il valore funzionale e multidimensionale della idrogeologia applicata alla pianificazione di bacino come fattore unificante e ‘portante' del territorio, sia attraverso l'approfondimento di tecniche multicriteria di valutazione Gis supported con particolare riferimento all'analisi dei servizi ecosistemici e degli aspetti energetici. In stretta relazione con il contributo dei corsi precedentemente indicati – e con particolare attenzione al progetto degli spazi agro urbani come matrice per la rigenerazione dell'insediamento umano - viene affrontata la dimensione progettuale del territorio sia a livello strategico e di area vasta (Laboratorio di Progettazione del Territorio) che di paesaggio, alla scala locale/urbana (Piani e Progetti per il Paesaggio).
Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa consentono agli studenti di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
La didattica del CdS si svolge prevalentemente secondo modalità di didattica frontale. Tuttavia il CdS considera fondamentale l'integrazione di tale forma didattica con il ricorso a forme di acquisizione di competenze e conoscenze attraverso attività di tipo sperimentale, operativo e interattivo, sia attraverso visite sul campo che con lo svolgimento di attività progettuali interattive e di gruppo condotte prioritariamente nell'ambito dei laboratori annuali. In relazione a tali caratteristiche per i Laboratori è richiesta la frequenza obbligatoria di cui all'art. 9 del presente regolamento.
Al fine della verifica della acquisizione della preparazione teorico/metodologica degli studenti, le prove di profitto possono essere svolte sia secondo modalità orale o tramite esercitazioni scritte. Sono inoltre previste elaborazioni di carattere grafico al fine della verifica delle capacità di trattazione e traduzione spaziale e morfologica delle nozioni e metodologie apprese.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Per l'iscrizione al corso è necessaria la conoscenza di almeno una fra le lingue inglese, francese o spagnola. Il riconoscimento della conoscenza della lingua viene effettuato sulla base di certificazioni rilasciate da strutture interne all'Ateneo o anche esterne appositamente accreditate mediante convenzione approvata dal Senato Accademico su proposta della struttura didattica; a tale fine sono valide anche le attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi. In carenza di tali referenze ed accreditamenti la Commissione trasferimenti e passaggi si riserva di verificare tramite colloquio con il candidato la sussitenza delle abilità linguistiche richieste.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Il Corso di laurea magistrale prevede un'attività di tirocinio presso enti pubblici per 150 ore per un totale di 6 CFU. La verifica del tirocinio è effettuata sulla base del regolamento del Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Il corso di laurea magistrale aderisce ai programmi di mobilità studentesca riconosciuti dalle Università dell'Unione Europea e ad altri programmi, a qualsiasi livello di corso di studio. E' condizione per il riconoscimento del programma di studio effettuato all'estero e dei relativi crediti, che lo stesso sia stato approvato dal Consiglio di Corso di Laurea Magistrale.
Sono riconosciute come attività di studio svolte all'estero:
a) il superamento di esami di profitto, eventualmente da completare con prove integrative;
b) le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo usufruendo dell'assistenza di un docente straniero come correlatore.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza è obbligatoria nei laboratori didattici almeno per il 75% delle lezioni.
Il laboratorio didattico del primo anno di corso è propedeutico al laboratorio didattico del secondo anno di corso.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Manifesto degli Studi.
Altresì, gli studenti lavoratori e i lavoratori studenti hanno l'obbligo di frequenza ad almeno il 50% delle lezioni dei laboratori. Per gli studenti che certifichino l'impossibilità parziale alla frequenza di una o più attività, ed in particolare di quelle a frequenza obbligatoria, il corso può individuare forme alternative di attività che consentano di ottenere i crediti corrispondenti.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Per le regole e le modalità di presentazione del piano di studio si fa riferimento al Regolamento didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi (120 crediti meno quelli previsti per la prova finale).
La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dal corso di studio, di un tema di ricerca originale nel campo della pianificazione e progettazione della città e del territorio concordato con un docente di una delle discipline del corso di laurea magistrale.
Alla prova finale, comprensiva della conoscenza della lingua straniera, vengono attribuiti 12 CFU. Le modalità di svolgimento della prova finale sono quelle indicate nel regolamento didattico di ateneo.
Nella valutazione della prova finale concorrono, oltre alla qualità dell'elaborato finale, i risultati ottenuti negli esami di profitto nonché il rispetto dei tempi previsti nel conseguimento del titolo.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Nei casi di provenienza di studenti da altro corso di studio, i crediti da essi maturati saranno riconosciuti fino ai livelli massimi consentiti dagli ordinamenti, fatto salvo il giudizio di congruità culturale da parte del Corso di studio. Lo stesso criterio verrà adottato per il riconoscimento di crediti in attività svolte nel precedente ordinamento (lauree quadriennali). In ogni caso il riconoscimento dei crediti non può superare il numero di crediti che rimangono dopo aver sottratto dal totale dei crediti richiesti per il conseguimento della laurea magistrale (120) quelli attribuiti alla prova finale, che deve essere comunque sostenuta.
Attività formative con esame possono essere svolte in Università estere, in sostituzione di attività in sede, previa verifica da parte del Corso della congruità delle attività stesse con gli obiettivi formativi del corso stesso.
Tabella di conversione
Politiche urbane e territoriali ICAR/20 CFU 9
per
Politiche integrate e processi partecipativi per la città e il territorio ICAR/20 CFU 9;
Piani e progetti di paesaggio ICAR/20 CFU 6
per
Piani e progetti per il paesaggio ICAR/20 CFU 6;
Laboratorio di progettazione urbanistica ICAR/21 CFU 18
per
Laboratorio di progettazione urbanistica ICAR/21 CFU 18;
Politiche agricole per la progettazione territoriale AGR/01 CFU 9
per
Principi di economia del territorio AGR/01 CFU; 9
Laboratorio di progettazione del territorio ICAR/20-SECS-P/02-AGR/05 CFU 18
per
Laboratorio di progettazione del territorio ICAR/20-SECS-P/06-AGR/05 CFU 18;
Idrogeologia applicata alla pianificazione territoriale dei bacini idrografici GEO 05 CFU 6
per
Pianificazione e progettazione per i bacini idrografici e per i sistemi fluviali GEO 05 CFU 6
Sono convalidate le discipline che hanno la stessa denominazione, lo stesso Settore Scientifico Disciplinare e lo stesso numero di crediti.
Casi particolari o soggetti ad interpretazione saranno esaminati dal Comitato per la didattica.
Servizi di tutorato
Il corso prevede la presenza dei seguenti tutor nominati dal presidente:
- un tutor per le attività di tirocinio;
- un tutor per l'accessibilità degli studenti diversamente abili.
Sono inoltre attivabili, previo parere favorevole del Consiglio del Corso di Laurea, attività di tutoraggio per i laboratori e per singoli corsi didattici.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Il corso di laurea magistrale pubblicizza i procedimenti e le decisioni assunte tramite la pubblicazione dei verbali dei consigli di corso di laurea sul sito web del corso.
Valutazione della qualita'
Il corso di Laurea magistrale in Pianificazione e progettazione della città e del territorio adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo.
Il corso di Laurea magistrale in Pianificazione e progettazione della città e del territorio attiva al suo interno un sistema di valutazione delle qualità coerente con il modello approvato dagli Organi Accademici.
Altro
La laurea fornisce le basi scientifiche e operative necessarie per la creazione di una figura ad alta qualificazione in grado di operare nel mercato del lavoro in diversi settori di attività pubblica e privata (amministrazioni pubbliche, agenzie pubbliche e private, imprese e studi professionali, organismi nazionali e internazionali, ecc.) e nella ricerca scientifica (università e enti di ricerca).
La figura professionale cui si fa riferimento sulla base della classificazione ISTAT è la seguente: "2.2.2.0.2 - Urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio: Le professioni comprese in questa Unità Professionale conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di pianificazione, conservazione, restauro e recupero urbanistico e territoriale. Sovrintendono e dirigono tali attività."
In particolare i laureati della laurea magistrale saranno in grado di coordinare processi complessi di pianificazione e progettazione urbana, territoriale e paesaggistica, di coordinare gruppi professionali di carattere multidisciplinare, di valutare i processi e le politiche di pianificazione urbanistica e territoriale, di coordinare processi interattivi nella costruzione delle politiche urbane e territoriali.
Tale figura professionale ha il suo riferimento giuridico nell'Ordine professionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori come da DPR 328/2001. In particolare i laureati potranno accedere, tramite esame di stato alla sezione A dell'Ordine professionale degli architetti, pianificatori, conservatori e paesaggisti nel settore della pianificazione.
Formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella sezione A -settore "pianificazione territoriale":
a) la pianificazione del territorio, del paesaggio, dell'ambiente e della città;
b) lo svolgimento e il coordinamento di analisi complesse e specialistiche delle strutture urbane, territoriali, paesaggistiche e ambientali, il coordinamento e la gestione di attività di valutazione ambientale e di fattibilità dei piani e dei progetti urbani e territoriali;
c) strategie, politiche e progetti di trasformazione urbana e territoriale.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di comunicare e capacità di continuare a studiare in modo autonomo. Il corso di laurea magistrale è visto come un itinerario formativo indirizzato alla creazione di una figura professionale attrezzata ad affrontare la molteplicità di compiti richiesti dal mercato del lavoro nel campo della pianificazione urbanistica e territoriale.
In particolare la struttura didattica, unita al tirocinio, è stata disegnata in modo tale da fornire agli studenti la capacità di gestire autonomamente il funzionamento di gruppi integrati di tecnici, professionisti e amministratori. Il carattere interattivo del lavoro del planner richiede quindi anche lo sviluppo di una capacità di argomentazione delle idee e dei progetti verso una pluralità di destinatari dei piani e delle politiche urbane e territoriali (amministratori, committenti pubblici e privati, tecnici e professionisti, associazioni e organizzazioni della società civile, singoli cittadini). Il corso assicura il raggiungimento di questa capacità, in particolare attraverso il raffinamento progressivo delle competenze di comunicazione grafica e visiva (cartografia digitale, skills multimediali, elaborazione di scenari, visioning, capace di ‘vestizione' degli elaborati grafici, e così via).
Autonomia di giudizio (making judgements)
Capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità. I problemi di progettazione affrontati nella didattica di laboratorio sono per loro natura problemi complessi, la cui risoluzione richiede un approccio integrato e multidisciplinare. La conoscenza necessaria all'elaborazione del progetto è intesa come conoscenza interattiva, esplorativa. Il pianificatore
si muove strutturalmente in un mondo incerto, e possiede quindi di necessità informazioni incomplete e parzialmente affidabili o talvolta ridondanti rispetto alla sovradeteminazione di alcuni fenomeni spaziali. Ciò richiede da un lato la capacità del planner di sviluppare forme esplorative di "survey" del territorio capaci di valorizzare appieno metodologie e tecniche analitiche e valutative innovative supportate da strumentazione GIS aiuto alla conoscenza/decisione, dall'altro una propensione ad un approccio strategico e selettivo in grado di individuare ed implementare in forma processuale ed interattiva scenari progettuali territoriali. Nel corso di laurea queste caratteristiche riconducibili alla complessità del lavoro del planner costituiscono il centro dell'offerta formativa. Qui di seguito viene riportata una sintesi dei programmi dei due laboratori di progettazione nei quali risulta evidente l'impostazione sopra delineata.
Laboratorio di progettazione urbanistica (primo anno).
Il laboratorio si propone di introdurre gli studenti al tema della progettazione della città attraverso una sperimentazione operativa. L'obiettivo è di fornire e approfondire dei primi lineamenti teorici e metodologici di un percorso che può valere anche come verifica di progetti realizzati o da realizzare. Il laboratorio è impostato come un processo di apprendimento attivo in cui le prime idee pongono delle domande che chiedono approfondimenti di natura teorica ed analitica, cui seguono delle risposte che possono portare a un ripensamento delle idee iniziali o a un loro sviluppo.
Aspetto innovativo rispetto ai corsi tradizionali di progettazione urbanistica è il riconoscimento che le dimensioni dell'abitare e del produrre, ai nostri giorni, non sono più contenute nei limiti tradizionali dei singoli centri abitati, ma abbracciano uno spazio multiscalare e reticolare. La città tradizionale è dunque inserita in sistemi insediativi complessi caratterizzati da forme di habitat a bassa densità, morfologicamente e funzionalmente ibridi, che corrispondono a una società più mobile e articolata. Tutto ciò pone interrogativi sul significato di alcuni caratteri sostanziali della città storica, come "centralità", "limite", la diade città/campagna e, soprattutto sulla qualità e natura dello "spazio pubblico", la struttura comunitaria che più di ogni altro ha caratterizzato l'abitare tradizionale.
Laboratorio di progettazione del territorio
Il laboratorio, conclusivo dell'iter didattico del biennio, propone agli studenti un percorso progettuale di sintesi a carattere multidisciplinare che metta a frutto le esperienze di progettazione in campo territoriale, ambientale e paesistico, maturate nei corsi e laboratori precedenti. La progettazione del territorio, concepita come approccio intersettoriale ed interdisciplinare, costituisce un tema innovativo nell'ambito della disciplina della pianificazione e riguarda temi di area vasta: sistemi territoriali locali, regioni urbane policentriche, reti di città, bacini idrografici, ambiti paesistici, sistemi ambientali e agroforestali,
sistemi economici locali, reti ecologiche, parchi fluviali, parchi agricoli, sistemi
energetici locali.
Essa appare tanto più pertinente rispetto agli scenari determinati dai
congiunti fenomeni del global warming e delle criticità presentate dall'attuale modello di sviluppo socio economico ed energetico. Scenari che rimandano ad una ri-localizzazine regionale dei principi e modelli di sviluppo locale e al parallelo perseguimento di obiettivi di "resilienza" degli ambienti insediativi.
La progettazione del territorio è dunque una materia complessa che necessita di un approfondimento del suo statuto scientifico: troppo spesso il progetto di territorio tende ad essere il risultato implicito della sommatoria, il più delle volte contraddittoria e conflittuale, "regolata" a posteriori dai piani, di progetti settoriali: piani aziendali agroforestali, piani di settore, localizzazioni industriali, operazioni immobiliari, progetti della grande distribuzione, delle grandi infrastrutture, ; senza che le azioni settoriali facciano riferimento ad uno statuto
del territorio e alle sue invarianti strutturali e identitarie e senza un disegno unitario di trasformazione territoriale che tenga conto di questi statuti e sia in grado di guidare sinergicamente le azioni di settore verso un fine condiviso.
Il laboratorio, attraverso la sperimentazione ed esercitazione che propone agli studenti, intende costituire un avanzamento nella disciplian del progetto di territorio così come illustrata e adeguata a fornire agli studenti un approccio metodologicamente corretto ed una formazione adeguata ad un profilo professionale originale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Capacità di applicare le conoscenze e capacità di risolvere problemi complessi inseriti in contesti multidiciplinari. In alcuni corsi teorico-metodologici hanno come obiettivo la discussione critica dei paradigmi di pianificazione e la costruzione interattiva (anche attraverso il ruolo attivo degli studenti nell'organizzazione didattica) di modelli di soluzione di problemi wicked (problemi maligni di pianificazione, secondo la formulazione di Rittel e Webber). I problemi di pianificazione sono costitutivamente problemi intersettoriali, aperti, multidisciplinari. Il lavoro del planner, modernamente inteso, assume quindi la forma del problem settino piuttosto che del problem solving. Nella didattica interattiva gli studenti vengono quindi coinvolti nella definizione dei contesti e delle cornici problematiche, con una apertura a discipline e contributi di ricerca differenziati.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Nella didattica degli insegnamenti monodisciplinari o integrati e nei laboratori vengono affrontati problemi originali e innovativi, a forte contenuto di ricerca. Gli studenti sono quindi portati ad indagare autonomamente i diversi aspetti dei problemi affrontati e ad elaborare soluzioni originali. I progetti si svolgono in contesti territoriali sempre nuovi all'interno dei quali non è possibile applicare soluzioni standard, ogni strategia conoscitiva e progettuale dovendo quindi essere ogni volta contestuale e specifica sviluppata in genere attraverso esperienze in gruppi di lavoro interattivi. Il corso dà inoltre un'importanza particolare alla tesi di laurea magistrale (alla quale sono assegnati 9 crediti). Le tesi sono il risultato di una ricerca e devono sempre determinare qualche avanzamento delle conoscenze acquisite (sperimentazione sul campo di modelli innovativi, specificità e particolarità delle soluzioni progettuali, innovatività nella sperimentazione di procedure interattive nella costruzione dei progetti).
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Sulla base dei "descrittori di Dublino" il corso di laurea si propone di ottenere i seguenti obiettivi formativi:
Conoscenze e capacità di comprensione che consentano di elaborare idee originali, anche in un contesto di ricerca. Questo obiettivo è perseguito soprattutto tramite i corsi di tipo monodisciplinare orientati a fornire conoscenze e capacità di comprensione nell'ambito delle teorie e dei modelli della pianificazione territoriale, della valutazione integrata dei piani urbanistici territoriali, delle politiche urbane e territoriali, dell'analisi e della progettazione del paesaggio, della geologia applicata alla pianificazione. Tale obiettivo comprende inoltre alcuni temi di avanguardia nella pianificazione del territorio, quali:
- la valutazione integrata come condizione di efficacia della pianificazione;
- il tema della pianificazione di bacino come strumento di progettazione integrata dei sistemi territoriali e ambientali;
- il riconoscimento della necessità di procedure interattive nei processi di pianificazione territoriale.
I corsi hanno contenuti avanzati che si confrontano con le tamatiche di ricerca elaborate nel corso del tempo nella cosiddetta "scuola territorialista di Empoli" (ricerche con le ammnistrazioni locali, valorizzazione e pubblicazione delle tesi di laurea, organizzazione di una collana dedicata all'interno della Firenze University Press.
La sottolineatura della natura interattiva dei processi di pianificazione comporta inoltre la necessità di affrontare problemi progettuali non standardizzati, la cui soluzione necessità una capacità di sperimentazione e di innovazione.
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
Gli insegnamenti presenti nelle attività caratterizzanti assumono valenza integrativa quando inseriti nei laboratori didattici o in corsi integrati a completamento della materia principale.