Alla base della disciplina urbanistica è la consapevolezza che la limitazione delle possibilità soggettive di modificare il soprasuolo, a favore di una regolamentazione affidata ai pubblici poteri, consente di perseguire un maggior bene collettivo. I metodi e gli strumenti sono vari e dipendono dalle culture maturate dalle comunità nei tempi e luoghi diversi.
Il laboratorio di urbanistica tratterà questi temi di gestione urbana.
Bibliografia essenziale
• F. Selicato, F. Rotondo, Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano 2010
• F. Rossi Prodi, G. De Luca, G. Gorelli, M. De Santis, S. Stanghellini, Abitare sociale. Modelli architettonici e urbanistici per l’abitare sociale, Altralinea, Firenze 2014 (e.book)
• P. Gabellini, Fare urbanistica, Carocci, Roma 2010
• E. Salzano, Fondamenti di urbanistica, Laterza, Roma-Bari 1998
A questi testi bisogna aggiungere tre utili manuali, scaricabili gratuitamente in rete:
- Osservatorio Città Sostenibili, Il manuale urbanistico invisibile. La sintassi della città disgregata, Working paper P06/07
http://www.ocs.polito.it/biblioteca/wp/paesaggio/wp_p0607.pdf
- Community Network, Regione Emilia-Romagna, Guida alla fotointerpretazione per l’aggiornamento dell’uso del suolo con immagini Agea 2008, Bologna 2009
http://www.regione.emilia-romagna.it/temi/territorio/cartografia-regionale/vedi-anche/uso-del-suolo/pubblicazioni/Manuale%20fotointerpretazione%20Agea2008.pdf/view
- Environment, Heritage and Local Government, Urban Design Manual. A best practice guide, Part 1 e Part 2, May 2009 http://www.environ.ie/en/Publications/DevelopmentandHousing/Planning/
- Regione Toscana, Piano di Indirizzo Territoriale, Abachi delle invarianti http://www.regione.toscana.it/-/piano-di-indirizzo-territoriale-con-valenza-di-piano-paesaggistico
Bibliografia consigliata
• G. Astengo, «Cambiare le regole per innovare», Prolusione per il Conferimento della Laurea ad honorem in Pianificazione territoriale e urbanistica, Università degli studi di Reggio Calabria, 24 marzo 1990, ora in F. Indovina, a cura di, La ragione del piano. Giovanni Astengo e l’urbanistica italiana, F. Angeli, Milano 1991
• P. Colarossi, A. Latini, La progettazione urbana, vol. 1 “Principi e storie” cap. 3; vol. 2 “Metodi e materiali” cap. 2 e cap. 5; vol. 3 “Declinazioni e strumenti” cap. 2, Il Sole 24 Ore libri, Milano 2008-2010
• R. Koolhaas, Fundamentals. Catalogo della Biennale di Architettura, Venezia 2014
• A. Magnaghi, Il progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino 2000
• L. Spagnoli, Storia dell’urbanistica moderna, Zanichelli, Bologna 2012
• F. Steiner, Costruire il paesaggio: un approccio ecologico alla pianificazione del territorio, McGraw-Hill, Milano 1994
• B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari 2004
Altra bibliografia di approfondimento di specifici argomenti sarà fornita durante lo svolgimento del Laboratorio.
Obiettivi Formativi
I territori italiani stanno vivendo una fase del tutto nuova. Dopo alcuni decenni in cui città e paesi hanno accompagna-to un ciclo economico sostanzialmente espansivo, tradotto in una progressiva estensione dei territori urbanizzati, finalmente si volge lo sguardo all’esistente e a quello che si è patrimonializzato. Ormai è chiaro che non si può più contare sui fattori tradizionali di crescita e di trasformazione urbana determinati dalla propensione privata agli inve-stimenti, prevalentemente immobiliari, e dalle ricadute che tali investimenti potevano generare sui singoli territori. Nel futuro, in regime di risorse scarse, riuscirà a emergere chi sarà in grado di proporre fattori di qualità piuttosto che di quantità e soprattutto chi riuscirà a mobilitare e a governare nuova rendita nei territori urbanizzati, attivata nelle forme intelligenti e diversificate dei luoghi. Il nuovo paradigma entro cui si colloca la contemporaneità è quello della rigenerazione attraverso molteplici forme di recupero, riqualificazione, rivitalizzazione, riabilitazione, ristrutturazio-ne di quello che ha perso senso nell’evoluzione del trend economico e sociale.
Alla base della disciplina urbanistica è la consapevolezza che la limitazione delle possibilità soggettive di modificare il soprasuolo, a favore di una regolamentazione affidata ai pubblici poteri, consente di perseguire un maggior bene collettivo. I metodi e gli strumenti sono vari e dipendono dalle culture maturate dalle comunità nei tempi e luoghi diversi.
Il laboratorio di urbanistica tratterà questi temi di gestione urbana dei territori della contemporaneità con un approc-cio di natura lineare: descrizione/interpretazione del contesto, prefigurazione degli assetti territoriali, progetto urbani-stico, valutazione degli effetti. Il corso dovrebbe rendere gli studenti capaci di misurarsi con gli argomenti di una pianificazione strutturale e al contempo con quelli della pianificazione operativa.
Alla conclusione del Laboratorio lo studente deve dimostrare di disporre delle conoscenze che gli consentano di strut-turare il lavoro di costruzione del piano definendo la sequenza descrizione-interpretazione-prefigurazione-valutazione nel suo spessore scientifico, tecnico, amministrativo.
Il programma è concepito in modo integrato e non distingue pertanto i programmi dei singoli moduli didattici.
Prerequisiti
Aver superato Laboratorio di Urbanistica I
Metodi Didattici
L’organizzazione della didattica è mirata a che il processo di formazione e di sperimentazione necessario per sostene-re l’esame avvenga durante lo svolgimento del Laboratorio.
Attraverso le modalità della didattica il Corso intende fornire agli studenti:
a) una formazione culturale di base, affidata alle lezioni teoriche e allo studio della bibliografia e del glossario, reperibile sulla piattaforma moodle.
b) un’informazione tecnica di base, affidata prevalentemente alle lezioni delle discipline caratterizzanti, ai riferimenti tecnici forniti durante lo svolgimento del laboratorio, anche questi reperibili sulla piattaforma moodle
c) una formazione di base di carattere applicativo, affidata all’esercitazione annuale di laboratorio, da svolgersi da soli o in gruppo di max 3 persone.
Il corso è pertanto articolato in cicli di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche, revisioni collettive e discussioni, così strutturate:
a) le lezioni teoriche sono finalizzate a formare gli studenti sulle problematiche e sui contenuti dell’urbanistica storicizzandone la dinamica e a fornire altresì gli strumenti tecnici, concettuali e metodologici necessari per le applicazione di laboratorio
b) Le esercitazioni sono obbligatorie e finalizzate ad istruire gli studenti all’applicazione di alcuni strumenti disciplinari specifici e allo studio di una proposta progettuale nel campo della pianificazione urbanistica.
Altre Informazioni
La frequenza al Laboratorio è obbligatoria. L’accertamento di frequenza è fatto durante lo svolgimento delle lezioni. Si considera utile, e vale anche ai fini della valutazione finale di accreditamento, una presenza non inferiore al 75% delle lezioni effettive. Sono esonerati da questo consiglio gli studenti lavoratori certificati come tali, che dovranno concordare con il docente coordinatore le modalità di organizzazione dello studio e della relativa esercitazione.
L’esame sarà orale (o scritto, su richiesta dello studente), con la presentazione degli elaborati predisposti per l’esercitazione e del Diario di lavoro. Nel caso di esercitazione di gruppo l’esame è individuale e verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche e nella bibliografia, nonché sull’esercitazione finale.
Modalità di verifica apprendimento
L’esame sarà orale (o scritto, su richiesta dello studente), con la presentazione degli elaborati predisposti per l’esercitazione e del Diario di lavoro. Nel caso di esercitazione di gruppo l’esame è individuale e verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche e nella bibliografia, nonché sulla valutazione dell’esercitazione annuale.
Programma del corso
CORSO di LAUREA TRIENNALE
PIANIFICAZIONE DELLA CITTA’, DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO (classe L21)
anno accademico 2016/17
LABORATORIO DI URBANISTICA
Prof. Giuseppe De Luca (coordinatore) – Tecnica urbanistica (9 cfu) e Urbanistica (3cfu)
Prof.ssa Valeria Lingua – Urbanistica (3cfu)
Luca Di Figlia – Cultore della materia
Patricia Guerriero – Tutor
Programma
___________________________________________________________________________________________
Finalità del laboratorio
Secondo l’attuale normativa che regola il sistema delle professioni i laureati triennali in pianificazione (art. 16, com-ma 5, lettera b, del DPR 328/01) svolgeranno «1) attività basate sull’applicazione delle scienze volte al concorso e alla collaborazione alle attività di pianificazione; 2) la costruzione e gestione di sistemi informativi per l’analisi e la gestione della città e del territorio; 3) l’analisi, il monitoraggio e la valutazione territoriale ed ambientale; 4) procedu-re di gestione e di valutazione di atti di pianificazione territoriale e relativi programmi complessi».
Non c’è una attività specifica di progettazione urbanistica, ma essa è implicita. Per questo il Laboratorio di Urbani-stica sarà indirizzato a svelare questo “riferimento implicito” che è necessario conoscere e quantomeno saper utilizza-re (nei suoi presupposti teorici, tecnici, normativi e strumentali) per una buona formazione di un sapere specialistico indirizzato alla progettazione urbanistica. Infatti la progettazione diventa essenza centrale delle competenze del lau-reato magistrale che, tra l’altro, indica come competenze professionali anche le «strategie, politiche e progetti di trasformazione urbana e territoriale» (art. 16, comma 2, lettera c, DPR 328/01), che sono proprio il fulcro centrale del Corso.
Nelle pratiche vere, tuttavia, sia il professionista pianificatore, così come il professionista architetto, si muove sempre con un doppio registro. Secondo R. Piano: «[...] quando lavori su un progetto [.], per esempio, alle dieci e un quarto sei architetto, alle undici e mezzo sei un urbanista, alle tre puoi tornare a essere architetto e alle sei di nuovo urbani-sta» (Piano, 2010:174). Secondo B. Secchi: «architettura e urbanistica sono la stessa cosa, anche se nelle università ovviamente non si può insegnare tutto nello stesso momento e quindi sono discipline diverse. Ma questo è semplice-mente per una logica dell’insegnamento. L’urbanista prepara un progetto solitamente guardando l’intera città, l’architetto molto spesso guardando un solo edificio o un solo insieme di edifici, che però acquistano senso solamente se sono collocati sullo sfondo, nel contesto della città» (Secchi 2001).
Per dirla con le parole di Jonathan Barnett . tutto ruota intorno all’edificio: il ruolo del pianificatore è quello di «designing cities without designing building» (1974:29); quello dell’architetto più semplicemente di «designer buil-ding».
Il pianificatore urbanista, comunque, non deve dimenticare, come ricorda G. Astengo, che bisogna sempre «demanda-re ad ogni piano di area vasta o d’insediamento urbano la precisa definizione degli obiettivi generali e specifici delle operazioni che il piano intende realizzare. Obiettivi, questi, che solo con la concretezza della realtà dei luoghi cessano di essere generici, per assumere sostanziosa pregnanza rispetto alla specificità delle situazioni locali» (1991:318). Cioè deve esserci un collegamento non banale tra grandi strategie d’azione e minuta progettualità locale: l’una non sta senza l’altra e viceversa.
Di questo tratterà il corso. L’organizzazione è fatta di lezioni frontali e da discussioni in aula sulle esercitazioni in progress che tutti gli studenti devono predisporre su un caso reale. Per questo motivo la finalità del Laboratorio di Urbanistica è quella di contribuire alla formazione di un sapere specifico per la progettazione del “piano” nelle forme e nei contenuti del quadro normativo e legislativo nazionale e regionale, con particolare riferimento a quello della Toscana, dove è presente dal 1995 lo sdoppiamento del piano in due strumenti: uno strutturale e uno operativo.
Obiettivi del laboratorio
I territori italiani stanno vivendo una fase del tutto nuova. Dopo alcuni decenni in cui città e paesi hanno accompagna-to un ciclo economico sostanzialmente espansivo, tradotto in una progressiva estensione dei territori urbanizzati, finalmente si volge lo sguardo all’esistente e a quello che si è patrimonializzato. Ormai è chiaro che non si può più contare sui fattori tradizionali di crescita e di trasformazione urbana determinati dalla propensione privata agli inve-stimenti, prevalentemente immobiliari, e dalle ricadute che tali investimenti potevano generare sui singoli territori. Nel futuro, in regime di risorse scarse, riuscirà a emergere chi sarà in grado di proporre fattori di qualità piuttosto che di quantità e soprattutto chi riuscirà a mobilitare e a governare nuova rendita nei territori urbanizzati, attivata nelle forme intelligenti e diversificate dei luoghi. Il nuovo paradigma entro cui si colloca la contemporaneità è quello della rigenerazione attraverso molteplici forme di recupero, riqualificazione, rivitalizzazione, riabilitazione, ristrutturazio-ne di quello che ha perso senso nell’evoluzione del trend economico e sociale.
Alla base della disciplina urbanistica è la consapevolezza che la limitazione delle possibilità soggettive di modificare il soprasuolo, a favore di una regolamentazione affidata ai pubblici poteri, consente di perseguire un maggior bene collettivo. I metodi e gli strumenti sono vari e dipendono dalle culture maturate dalle comunità nei tempi e luoghi diversi.
Il laboratorio di urbanistica tratterà questi temi di gestione urbana dei territori della contemporaneità con un approc-cio di natura lineare: descrizione/interpretazione del contesto, prefigurazione degli assetti territoriali, progetto urbani-stico, valutazione degli effetti. Il corso dovrebbe rendere gli studenti capaci di misurarsi con gli argomenti di una pianificazione strutturale e al contempo con quelli della pianificazione operativa.
Alla conclusione del Laboratorio lo studente deve dimostrare di disporre delle conoscenze che gli consentano di strut-turare il lavoro di costruzione del piano definendo la sequenza descrizione-interpretazione-prefigurazione-valutazione nel suo spessore scientifico, tecnico, amministrativo.
Il programma è concepito in modo integrato e non distingue pertanto i programmi dei singoli moduli didattici.
Argomenti trattati
L’urbanistica moderna: i presupposti e le pratiche
- Perché pianificare le azioni di intervento nel territorio e negli insediamenti
- Urbanistica come progetto politico: progammare, pianificare, normare
- I materiali dell’urbanistica: Natura, Forma e Linguaggio della disciplina
L’urbanistica moderna in Italia e i suoi strumenti
- Il quadro evolutivo della disciplina urbanistica dopo la formazione dello Stato Unitario: un viaggio e un mi-raggio
- La legge urbanistica nazionale: le condizioni di partenza e le pratiche concrete
- Tra strumentazione ordinaria e strumentazione specialistica: l’urbanistica come architettura a grande scala, la ricostruzione del territorio e delle città
- L’avvio dell’urbanistica ordinaria: sintesi delle generazioni dei piani dal dopoguerra e la questione del dop-pio regime dei suoli e la rendita
- I piani nelle esperienze regionali e i tentativi di governo locali della rendita fondiaria urbana
- Gli anni Novanta: dal PRG unico al suo sdoppiamento in parte strutturale e parte operativa
Il piano come infrastruttura decisionale e guida alla trasformazione fisico-economica-sociale
- Il ruolo dei soggetti e i processi partecipativi
- Il piano come progetto locale
- Il piano come strumento di garanzia della sostenibilità: la norma strutturale e quella operativa gestionale
- Il dispositivo tecnico del piano: la tripartizione quadro conoscitivo-progetto di piano-disciplina di piano
- L’articolazione del dispositivo normativo
- Il monitoraggio come fase di controllo sociale.
Modalità della didattica
L’organizzazione della didattica è mirata a che il processo di formazione e di sperimentazione necessario per sostene-re l’esame avvenga durante lo svolgimento del Laboratorio.
Attraverso le modalità della didattica il Corso intende fornire agli studenti:
a) una formazione culturale di base, affidata alle lezioni teoriche e allo studio della bibliografia e del glossario, reperibile sulla piattaforma moodle.
b) un’informazione tecnica di base, affidata prevalentemente alle lezioni delle discipline caratterizzanti, ai riferimenti tecnici forniti durante lo svolgimento del laboratorio, anche questi reperibili sulla piattaforma moodle
c) una formazione di base di carattere applicativo, affidata all’esercitazione annuale di laboratorio, da svolgersi da soli o in gruppo di max 3 persone.
Il corso è pertanto articolato in cicli di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche, revisioni collettive e discussioni, così strutturate:
a) le lezioni teoriche sono finalizzate a formare gli studenti sulle problematiche e sui contenuti dell’urbanistica stori-cizzandone la dinamica e a fornire altresì gli strumenti tecnici, concettuali e metodologici necessari per le applicazio-ne di laboratorio
b) Le esercitazioni sono obbligatorie e finalizzate ad istruire gli studenti all’applicazione di alcuni strumenti discipli-nari specifici e allo studio di una proposta progettuale nel campo della pianificazione urbanistica.
Frequenza
La frequenza al Laboratorio è obbligatoria. L’accertamento di frequenza è fatto durante lo svolgimento delle lezioni. Si considera utile, e vale anche ai fini della valutazione finale di accreditamento, una presenza non inferiore al 75% delle lezioni effettive. Sono esonerati da questo consiglio gli studenti lavoratori certificati come tali, che dovranno concordare con il docente coordinatore le modalità di organizzazione dello studio e della relativa esercitazione.
L’esame sarà orale (o scritto, su richiesta dello studente), con la presentazione degli elaborati predisposti per l’esercitazione e del Diario di lavoro. Nel caso di esercitazione di gruppo l’esame è individuale e verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche e nella bibliografia, nonché sull’esercitazione finale.
Modalità d'esame
L’esame sarà orale (o scritto, su richiesta dello studente), con la presentazione degli elaborati predisposti per l’esercitazione e del Diario di lavoro. Nel caso di esercitazione di gruppo l’esame è individuale e verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche e nella bibliografia, nonché sulla valutazione dell’esercitazione annuale.
Studenti Erasmus
Per gli studenti Erasmus provenienti dai Paesi a lingua spagnola, oltre a seguire regolarmente il corso, dovranno pre-disporre una esercitazione usando il seguente manuale:
I. Bentley, A. Alcock, P. Murrain, S. McGlynn, Hacia un diseño urbano y arquitectónico más humano. Manual Prácti-co, Gustavo Gili, Barcelona 1999.
Per gli studenti proveniente dai Paesi a lingua anglosassone, oltre a seguire regolarmente il corso, dovranno predi-sporre una esercitazione usando il seguente manuale:
I. Bentley, A. Alcock, P. Murrain, S. McGlynn, Responsive Environments. A manual for designers, Routledge, London 1985 (nuova edizione).
Bibliografia essenziale
• F. Selicato, F. Rotondo, Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano 2010
• F. Rossi Prodi, G. De Luca, G. Gorelli, M. De Santis, S. Stanghellini, Abitare sociale. Modelli architettonici e urbanistici per l’abitare sociale, Altralinea, Firenze 2014 (e.book)
• P. Gabellini, Fare urbanistica, Carocci, Roma 2010
• E. Salzano, Fondamenti di urbanistica, Laterza, Roma-Bari 1998
A questi testi bisogna aggiungere tre utili manuali, scaricabili gratuitamente in rete:
- Osservatorio Città Sostenibili, Il manuale urbanistico invisibile. La sintassi della città disgregata, Working paper P06/07
http://www.ocs.polito.it/biblioteca/wp/paesaggio/wp_p0607.pdf
- Community Network, Regione Emilia-Romagna, Guida alla fotointerpretazione per l’aggiornamento dell’uso del suolo con immagini Agea 2008, Bologna 2009
http://www.regione.emilia-romagna.it/temi/territorio/cartografia-regionale/vedi-anche/uso-del-suolo/pubblicazioni/Manuale%20fotointerpretazione%20Agea2008.pdf/view
- Environment, Heritage and Local Government, Urban Design Manual. A best practice guide, Part 1 e Part 2, May 2009 http://www.environ.ie/en/Publications/DevelopmentandHousing/Planning/
- Regione Toscana, Piano di Indirizzo Territoriale, Abachi delle invarianti http://www.regione.toscana.it/-/piano-di-indirizzo-territoriale-con-valenza-di-piano-paesaggistico
Bibliografia consigliata
• G. Astengo, «Cambiare le regole per innovare», Prolusione per il Conferimento della Laurea ad honorem in Pianificazione territoriale e urbanistica, Università degli studi di Reggio Calabria, 24 marzo 1990, ora in F. Indovina, a cura di, La ragione del piano. Giovanni Astengo e l’urbanistica italiana, F. Angeli, Milano 1991
• P. Colarossi, A. Latini, La progettazione urbana, vol. 1 “Principi e storie” cap. 3; vol. 2 “Metodi e materiali” cap. 2 e cap. 5; vol. 3 “Declinazioni e strumenti” cap. 2, Il Sole 24 Ore libri, Milano 2008-2010
• R. Koolhaas, Fundamentals. Catalogo della Biennale di Architettura, Venezia 2014
• A. Magnaghi, Il progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino 2000
• L. Spagnoli, Storia dell’urbanistica moderna, Zanichelli, Bologna 2012
• F. Steiner, Costruire il paesaggio: un approccio ecologico alla pianificazione del territorio, McGraw-Hill, Milano 1994
• B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari 2004
Altra bibliografia di approfondimento di specifici argomenti sarà fornita durante lo svolgimento del Laboratorio.
Riferimenti del laboratorio
Il calendario specifico di laboratorio servirà anche quale momento di ricevimento degli studenti.
Sede docenti: c/o il dipartimento di Architettura – Sezione Urbanistica e Pianificazione del territorio - Via Micheli, 2 - 1° piano.
I docenti comunicheranno informazioni inerenti al laboratorio direttamente a lezione e mediante la piattaforma mood-le nel sito e-l.unifi.it. Attraverso lo stesso sito sarà reperibile tutto il materiale didattico e le necessarie informazioni. Saranno stabilite altre forme di comunicazione e di interscambio che saranno ritenute utili per il migliore andamento del corso.
I docenti sono contattabili ai seguenti indirizzi di posta elettronica: giuseppe.deluca@unifi.it; valeria.lingua@unifi.it.