L’urbanistica moderna: i presupposti e le pratiche.
L’urbanistica moderna in Italia e i suoi strumenti.
Il piano come infrastruttura decisionale e guida alla trasformazione fisico-economica-sociale prospettiva sostenibile.
• F. Selicato, F. Rotondo, Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano 2010
• F. Rossi Prodi, G. De Luca, G. Gorelli, M. De Santis, S. Stanghellini, Abitare sociale. Modelli architettonici e urbanistici per l’abitare sociale, Altralinea, Firenze 2014 (e.book)
• P. Gabellini, Fare urbanistica, Carocci, Roma 2010
• M. Ardielli, Masterplan: né piano né progetto, Inu Edizioni, Roma 2012 (e.book).
Per gli studenti Erasmus provenienti dai Paesi a lingua spagnola, oltre a seguire regolarmente il corso, dovranno pre-disporre una esercitazione usando il seguente manuale:
I. Bentley, A. Alcock, P. Murrain, S. McGlynn, Hacia un diseño urbano y arquitectónico más humano. Manual Prác-tico, Gustavo Gili, Barcelona 1999.
Per gli studenti proveniente dai Paesi a lingua anglosassone, oltre a seguire regolarmente il corso, dovranno predi-sporre una esercitazione usando il seguente manuale:
I. Bentley, A. Alcock, P. Murrain, S. McGlynn, Responsive Environments. A manual for designers, Routledge, Lon-don 1985 (nuova edizione).
Obiettivi Formativi
I territori italiani stanno vivendo una fase del tutto nuova. Dopo alcuni decenni in cui città e paesi hanno accompa-gnato un ciclo economico sostanzialmente espansivo, tradotto in una progressiva estensione dei territori urbanizzati, finalmente si volge lo sguardo all’esistente e a quello che si è patrimonializzato. Ormai è chiaro che non si può più contare sui fattori tradizionali di crescita e di trasformazione urbana determinati dalla propensione privata agli inve-stimenti, prevalentemente immobiliari, e dalle ricadute che tali investimenti potevano generare sui singoli territori. Nel futuro, in regime di risorse scarse, riuscirà a emergere chi sarà in grado di proporre fattori di qualità piuttosto che di quantità e soprattutto chi riuscirà a mobilitare e a governare nuova rendita nei territori urbanizzati, attivata nelle forme intelligenti e diversificate dei luoghi. Il nuovo paradigma entro cui si colloca la contemporaneità è quello della rigenerazione attraverso molteplici forme di recupero, riqualificazione, rivitalizzazione, riabilitazione, ristrutturazione di quello che ha perso senso nell’evoluzione del trend economico e sociale.
Le aree urbane, specialmente quelle più grandi, sono centri di idee, cultura, produttività, sviluppo sociale, umano ed economico, ma la maggior parte delle attività che vi si svolgono rappresentano sorgenti dirette o indirette di immis-sione di gas alteranti nell’atmosfera, rendendole i principali responsabili del cambiamento climatico. Allo stesso tempo risultano gli organismi più vulnerabili agli impatti degli eventi naturali che ne derivano, sia a livello economico che in termini di salute e perdita di vite umane. Questo dato sottolinea l’importanza di un intervento in termini di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico con il fine di poter rendere la città resiliente.
Come può la disciplina urbanistica contribuire a questo passaggio di sostenibilità? Come possiamo noi applicare le raccomandazioni (17 goals) dell’ONU trasferite nella cosiddetta Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile? In particolare la raccomandazione (goal) n. 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili?
Alla base della disciplina urbanistica è la consapevolezza che la limitazione delle possibilità soggettive di modificare il soprassuolo, a favore di una regolamentazione affidata ai pubblici poteri, consente di perseguire un maggior bene collettivo. I metodi e gli strumenti sono vari e dipendono dalle culture maturate dalle comunità nei tempi e luoghi diversi.
Il laboratorio di urbanistica tratterà questi temi di gestione urbana dei territori della contemporaneità con un approccio di natura lineare: descrizione/interpetazione del contesto, prefigurazione degli assetti territoriali, progetto urbanistico sostenibile, valutazione degli effetti. Il corso dovrebbe rendere gli studenti capaci di misurarsi con gli argomenti di una pianificazione strutturale e al contempo con quelli della pianificazione operativa.
Alla conclusione del Laboratorio lo studente deve dimostrare di disporre delle conoscenze che gli consentano di strutturare il lavoro di costruzione del piano definendo la sequenza descrizione-interpretazione-prefigurazione-valutazione nel suo spessore scientifico, tecnico, amministrativo applicando la raccomandazione n. 11 dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Il programma è concepito in modo integrato e non distingue pertanto i programmi dei singoli moduli didattici ed ha come obiettivo la prefigurazione di predisporre una variante di un piano strutturale comunale adeguando alla raccomandazione n. 11 dell’Onu e, conseguentemente, predisporre le linee di un piano operativo, come esperienza di progettazione urbanistica.
Prerequisiti
Aver superato le propedeuticità previste dal Manifesto degli studi.
Metodi Didattici
L’organizzazione della didattica è mirata a che il processo di formazione e di sperimentazione necessario per sostene-re l’esame avvenga durante lo svolgimento del Laboratorio.
Attraverso le modalità della didattica il Corso intende fornire agli studenti:
a) una formazione culturale di base, affidata alle lezioni teoriche e allo studio della bibliografia e del glossario, reperibile sulla piattaforma moodle.
b) un’informazione tecnica di base, affidata prevalentemente alle lezioni delle discipline caratterizzanti, ai riferimenti tecnici forniti durante lo svolgimento del laboratorio, anche questi reperibili sulla piattaforma moodle.
c) una formazione di base di carattere applicativo, affidata all’esercitazione annuale di laboratorio, da svolgersi da soli o in gruppo di max 3 persone.
Il corso è pertanto articolato in cicli di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche, revisioni collettive e discussioni, così strutturate:
a) le lezioni teoriche sono finalizzate a formare gli studenti sulle problematiche e sui contenuti dell’urbanistica storicizzandone la dinamica e a fornire altresì gli strumenti tecnici, concettuali e metodologici necessari per le applicazione di laboratorio
b) Le esercitazioni sono obbligatorie e finalizzate ad istruire gli studenti all’applicazione di alcuni strumenti di-sciplinari specifici e allo studio di una proposta progettuale nel campo della pianificazione urbanistica.
Altre Informazioni
La frequenza al Laboratorio è obbligatoria. L’accertamento di frequenza è fatto durante lo svolgimento delle lezioni. Si considera utile, e vale anche ai fini della valutazione finale di accreditamento, una presenza non inferiore al 75% delle lezioni effettive. Sono esonerati da questo consiglio gli studenti lavoratori certificati come tali, che dovranno concordare con il docente coordinatore le modalità di organizzazione dello studio e della relativa esercitazione.
L’esame sarà orale (o scritto, su richiesta dello studente), con la presentazione degli elaborati predisposti per l’esercitazione e del Diario di lavoro. Nel caso di esercitazione di gruppo l’esame è individuale e verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche e nella bibliografia, nonché sull’esercitazione finale.
Il calendario specifico di laboratorio servirà anche quale momento di ricevimento degli studenti.
Sede docenti: c/o il dipartimento di Architettura – Sezione Urbanistica e Pianificazione del territorio - Via Micheli, 2 - 1° piano.
I docenti comunicheranno informazioni inerenti al laboratorio direttamente a lezione e mediante la piattaforma mood-le nel sito e-l.unifi.it. Attraverso lo stesso sito sarà reperibile tutto il materiale didattico e le necessarie informazioni. Saranno stabilite altre forme di comunicazione e di interscambio che saranno ritenute utili per il migliore andamento del corso.
I docenti e il tutor sono contattabili ai seguenti indirizzi di posta elettronica:
giuseppe.deluca@unifi.it; valeria.lingua@unifi.it; iacopo.zetti@unifi.it; tiffany.geti@gmail.com
Modalità di verifica apprendimento
L’esame sarà orale (o scritto, su richiesta dello studente), con la presentazione di progetto urbanistico alla scala locale, nonché degli elaborati predisposti per l’esercitazione e del Diario di lavoro (vedi guida all’esercitazione).
Nel caso di esercitazione di gruppo l’esame è individuale e verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche e nella bibliografia, nonché sulla valutazione dell’esercitazione annuale.
Programma del corso
I territori italiani stanno vivendo una fase del tutto nuova. Dopo alcuni decenni in cui città e paesi hanno accompa-gnato un ciclo economico sostanzialmente espansivo, tradotto in una progressiva estensione dei territori urbanizzati, finalmente si volge lo sguardo all’esistente e a quello che si è patrimonializzato. Ormai è chiaro che non si può più contare sui fattori tradizionali di crescita e di trasformazione urbana determinati dalla propensione privata agli inve-stimenti, prevalentemente immobiliari, e dalle ricadute che tali investimenti potevano generare sui singoli territori. Nel futuro, in regime di risorse scarse, riuscirà a emergere chi sarà in grado di proporre fattori di qualità piuttosto che di quantità e soprattutto chi riuscirà a mobilitare e a governare nuova rendita nei territori urbanizzati, attivata nelle forme intelligenti e diversificate dei luoghi. Il nuovo paradigma entro cui si colloca la contemporaneità è quello della rigenerazione attraverso molteplici forme di recupero, riqualificazione, rivitalizzazione, riabilitazione, ristrut-turazione di quello che ha perso senso nell’evoluzione del trend economico e sociale.
Le aree urbane, specialmente quelle più grandi, sono centri di idee, cultura, produttività, sviluppo sociale, umano ed economico, ma la maggior parte delle attività che vi si svolgono rappresentano sorgenti dirette o indirette di immis-sione di gas alteranti nell’atmosfera, rendendole i principali responsabili del cambiamento climatico. Allo stesso tem-po risultano gli organismi più vulnerabili agli impatti degli eventi naturali che ne derivano, sia a livello economico che in termini di salute e perdita di vite umane. Questo dato sottolinea l’importanza di un intervento in termini di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico con il fine di poter rendere la città resiliente.
Come può la disciplina urbanistica contribuire a questo passaggio di sostenibilità? Come possiamo noi applicare le raccomandazioni (17 goals) dell’ONU trasferite nella cosiddetta Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile? In parti-colare la raccomandazione (goal) n. 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sosteni-bili?
Alla base della disciplina urbanistica è la consapevolezza che la limitazione delle possibilità soggettive di modificare il soprasuolo, a favore di una regolamentazione affidata ai pubblici poteri, consente di perseguire un maggior bene collettivo. I metodi e gli strumenti sono vari e dipendono dalle culture maturate dalle comunità nei tempi e luoghi diversi.
Il laboratorio di urbanistica tratterà questi temi di gestione urbana dei territori della contemporaneità con un approccio di natura lineare: descrizione/interpretazione del contesto, prefigurazione degli assetti territoriali, progetto urbanistico sostenibile, valutazione degli effetti. Il corso dovrebbe rendere gli studenti capaci di misurarsi con gli argomenti di una pianificazione strutturale e al contempo con quelli della pianificazione operativa.
Alla conclusione del Laboratorio lo studente deve dimostrare di disporre delle conoscenze che gli consentano di strut-turare il lavoro di costruzione del piano definendo la sequenza descrizione-interpretazione-prefigurazione-valutazione nel suo spessore scientifico, tecnico, amministrativo applicando la raccomandazione n. 11 dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Il programma è concepito in modo integrato e non distingue pertanto i programmi dei singoli moduli didattici ed ha come obiettivo la prefigurazione di predisporre una variante di un piano strutturale comunale adeguando alla racco-mandazione n. 11 dell’Onu e, conseguentemente, predisporre le linee di un piano operativo, come esperienza di pro-gettazione urbanistica.
Argomenti trattati
L’urbanistica moderna: i presupposti e le pratiche
- Perché pianificare le azioni di intervento nel territorio e negli insediamenti
- Urbanistica come progetto politico: progammare, pianificare, normare
- I materiali dell’urbanistica: Natura, Forma e Linguaggio della disciplina
- Il dispositivo tecnico del piano: la tripartizione quadro conoscitivo-progetto di piano-disciplina di piano
- Il dispositivo tecnico del piano: l’articolazione normativa
L’urbanistica moderna in Italia e i suoi strumenti
- Il quadro evolutivo della disciplina urbanistica dopo la formazione dello Stato Unitario: un viaggio e un mi-raggio
- La legge urbanistica nazionale: le condizioni di partenza e le pratiche concrete
- Tra strumentazione ordinaria e strumentazione specialistica: l’urbanistica come architettura a grande scala, la ricostruzione del territorio e delle città
- L’avvio dell’urbanistica ordinaria: sintesi delle generazioni dei piani dal dopoguerra e la questione del dop-pio regime dei suoli e la rendita
- I piani nelle esperienze regionali e i tentativi di governo locali della rendita fondiaria urbana
- Gli anni Novanta: dal PRG unico al suo sdoppiamento in parte strutturale e parte operativa
- La critica all’urbanistica moderna e il suo superamento
Il piano come infrastruttura decisionale e guida alla trasformazione fisico-economica-sociale prospettiva sostenibile
- Il ruolo dei soggetti e i processi partecipativi
- Il piano come progetto di sviluppo locale
- Il piano come strumento di garanzia di sostenibilità, resilienza e adattabilità
- Il monitoraggio come fase di controllo sociale
- L’Agenda urbana 2030 dell’ Onu e l’Agenda urbana italiana
- Le questioni inerenti il preservare il suolo per la produzione alimentare
Modalità della didattica
L’organizzazione della didattica è mirata a che il processo di formazione e di sperimentazione necessario per sostene-re l’esame avvenga durante lo svolgimento del Laboratorio.
Attraverso le modalità della didattica il Corso intende fornire agli studenti:
a) una formazione culturale di base, affidata alle lezioni teoriche e allo studio della bibliografia e del glossario, reperibile sulla piattaforma moodle.
b) un’informazione tecnica di base, affidata prevalentemente alle lezioni delle discipline caratterizzanti, ai riferimenti tecnici forniti durante lo svolgimento del laboratorio, anche questi reperibili sulla piattaforma moodle.
c) una formazione di base di carattere applicativo, affidata all’esercitazione annuale di laboratorio, da svolgersi da soli o in gruppo di max 3 persone.
Il corso è pertanto articolato in cicli di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche, revisioni collettive e discussioni, così strutturate:
a) le lezioni teoriche sono finalizzate a formare gli studenti sulle problematiche e sui contenuti dell’urbanistica storicizzandone la dinamica e a fornire altresì gli strumenti tecnici, concettuali e metodologici necessari per le applicazione di laboratorio
b) Le esercitazioni sono obbligatorie e finalizzate ad istruire gli studenti all’applicazione di alcuni strumenti di-sciplinari specifici e allo studio di una proposta progettuale nel campo della pianificazione urbanistica.
Frequenza
La frequenza al Laboratorio è obbligatoria. L’accertamento di frequenza è fatto durante lo svolgimento delle lezioni. Si considera utile, e vale anche ai fini della valutazione finale di accreditamento, una presenza non inferiore al 75% delle lezioni effettive. Sono esonerati da questo consiglio gli studenti lavoratori certificati come tali, che dovranno concordare con il docente coordinatore le modalità di organizzazione dello studio e della relativa esercitazione.
L’esame sarà orale (o scritto, su richiesta dello studente), con la presentazione degli elaborati predisposti per l’esercitazione e del Diario di lavoro. Nel caso di esercitazione di gruppo l’esame è individuale e verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche e nella bibliografia, nonché sull’esercitazione finale.
Modalità d'esame
L’esame sarà orale (o scritto, su richiesta dello studente), con la presentazione di progetto urbanistico alla scala locale, nonché degli elaborati predisposti per l’esercitazione e del Diario di lavoro (vedi guida all’esercitazione).
Nel caso di esercitazione di gruppo l’esame è individuale e verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche e nella bibliografia, nonché sulla valutazione dell’esercitazione annuale.
Studenti Erasmus
Per gli studenti Erasmus provenienti dai Paesi a lingua spagnola, oltre a seguire regolarmente il corso, dovranno pre-disporre una esercitazione usando il seguente manuale:
I. Bentley, A. Alcock, P. Murrain, S. McGlynn, Hacia un diseño urbano y arquitectónico más humano. Manual Prác-tico, Gustavo Gili, Barcelona 1999.
Per gli studenti proveniente dai Paesi a lingua anglosassone, oltre a seguire regolarmente il corso, dovranno predi-sporre una esercitazione usando il seguente manuale:
I. Bentley, A. Alcock, P. Murrain, S. McGlynn, Responsive Environments. A manual for designers, Routledge, Lon-don 1985 (nuova edizione).
Bibliografia essenziale
• F. Selicato, F. Rotondo, Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano 2010
• F. Rossi Prodi, G. De Luca, G. Gorelli, M. De Santis, S. Stanghellini, Abitare sociale. Modelli architettonici e urbanistici per l’abitare sociale, Altralinea, Firenze 2014 (e.book)
• P. Gabellini, Fare urbanistica, Carocci, Roma 2010
• M. Ardielli, Masterplan: né piano né progetto, Inu Edizioni, Roma 2012 (e.book)
A questi testi bisogna aggiungere tre utili manuali, scaricabili gratuitamente in rete:
- Agenda 2030, https://www.aics.gov.it/home-ita/settori/obiettivi-di-sviluppo-sostenibile-sdgs/;
https://www.un.org/sustainabledevelopment/sustainable-development-goals/
- Agenda 2030 Italia, https://asvis.it/agenda-2030/ ;
https://www.istat.it/it/benessere-e-sostenibilit%C3%A0/obiettivi-di-sviluppo-sostenibile/quali-sono-i-17-goals
- Osservatorio Città Sostenibili, Il manuale urbanistico invisibile. La sintassi della città disgregata, Working paper P06/07
http://www.ocs.polito.it/biblioteca/wp/paesaggio/wp_p0607.pdf
- Community Network, Regione Emilia-Romagna, Guida alla fotointerpretazione per l’aggiornamento dell’uso del suolo con immagini Agea 2008, Bologna 2009
http://www.regione.emilia-romagna.it/temi/territorio/cartografia-regionale/vedi-anche/uso-del-suolo/pubblicazioni/Manuale%20fotointerpretazione%20Agea2008.pdf/view
- Environment, Heritage and Local Government, Urban Design Manual. A best practice guide, Part 1 e Part 2, May 2009 http://www.environ.ie/en/Publications/DevelopmentandHousing/Planning/
- Regione Toscana, Piano di Indirizzo Territoriale, Abachi delle invarianti http://www.regione.toscana.it/-/piano-di-indirizzo-territoriale-con-valenza-di-piano-paesaggistico
Bibliografia consigliata
• G. Astengo, «Cambiare le regole per innovare», Prolusione per il Conferimento della Laurea ad honorem in Pianificazione territoriale e urbanistica, Università degli studi di Reggio Calabria, 24 marzo 1990, ora in F. Indovina, a cura di, La ragione del piano. Giovanni Astengo e l’urbanistica italiana, F. Angeli, Milano 1991
• P. Colarossi, A. Latini, La progettazione urbana, vol. 1 “Principi e storie” cap. 3; vol. 2 “Metodi e materiali” cap. 2 e cap. 5; vol. 3 “Declinazioni e strumenti” cap. 2, Il Sole 24 Ore libri, Milano 2008-2010
• R. Koolhaas, Fundamentals. Catalogo della Biennale di Architettura, Venezia 2014
• A. Lanzani, Città territorio urbanistica tra crisi e contrazione, F. Angeli, Milano 2015.
• A. Magnaghi, Il progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino 2000
• L. Spagnoli, Storia dell’urbanistica moderna, Zanichelli, Bologna 2012
• F. Steiner, Costruire il paesaggio: un approccio ecologico alla pianificazione del territorio, McGraw-Hill, Milano 1994
• B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari 2004
Altra bibliografia di approfondimento di specifici argomenti sarà fornita durante lo svolgimento del Laboratorio.