Verranno trattati i seguenti temi: ruolo multifunzionale degli spazi aperti per una città attiva, adattiva, inclusiva; definizioni e tipologie di nature urbane e spazi aperti; piani-progetto di paesaggio di livello comunale; soluzioni progettuali per la mitigazione e l’adattamento climatico; cittadinanza attiva e gestione inventiva degli spazi aperti urbani.
Contenuto del corso - Parte B
Il programma didattico del laboratorio si focalizza sul ruolo che il sistema degli spazi aperti assume all’interno della città contemporanea. Ovvero si concentra sul riconoscimento della diversità di ogni singolo spazio aperto, in qualità di portatore di natura e cultura, adoperando al contempo una visione strategica progettuale di insieme, tipica dell’architettura del paesaggio, che lo inserisca all’interno del tessuto connettivo urbano e periurbano.
Maurizio Corrado, Anna Lambertini (a cura di), Atlante delle Nature Urbane, Editrice Compositori, Bologna 2011.
Biagio Guccione, Gabriele Paolinelli, Piani del Verde, Piani del Paesaggio, Alinea, Firenze 2001.
Dispense e materiali messi a disposizione della docente.
Altri testi specifici sugli argomenti trattati a lezione saranno segnalati durante il semestre.
G. Cullen, Il paesaggio urbano. Morfologia e progettazione Calderini Editore, Bologna, 1976.
Forman R.T.T., Hersperger Anna M., Ecologia del paesaggio e pianificazione: una potente combinazione, “Urbanistica”, 108, giugno 1997, pp. 61-66.
Guccione B., Progettazione paesaggistica: idee ed esperienze, EPE ed., Milano 2001
Lynch K., L'immagine della città, Marsilio, Venezia, 2006 [1964]
McHarg I., Progettare con la natura (1964), Muzzio, Padova 1989.
Morelli E., Ori M., Landscape design and the landscape’s unlimited connections, edith by AIAPP, Congress Proceedings. Tasting the landscape, 53th IFLA World Congress – 20-22 Torino, Edifir, Firenze, pagg. 114-115,
Morelli E., Progetto di paesaggio? Si, grazie! - Oplà 2016, DIDAPRESS, pp. 13-16.
Morelli E., Spazi aperti urbani, in A. Laurìa, (a cura di), Piccoli Spazi Urbani. Valorizzazione degli spazi residuali in contesti storici e qualità sociale, Liguori Editore, Napoli, pagg. 31-58.
Zoppi Mariella, Progettare con il verde, Volume vari, Alinea.
Wenche E. Dramstad, David M. Gillilan, James D. Olson, Richard T. T. Forman, Landscape ecology principles in landscape architecture and land-use planning, Island Press, 1996.
Obiettivi Formativi - Parte A
Adottando strumenti e metodi propri dell'architettura del paesaggio, il modulo si propone di fornire agli studenti le conoscenze utili per sviluppare capacità analitiche, critico-interpretative e di elaborazione inventiva necessarie per affrontare consapevolmente il progetto dei sistemi di spazi aperti e la complessità dei processi di riconfigurazione e reinvenzione dei paesaggi urbani. Le esercitazioni, condotte in maniera integrata tra i tre moduli del laboratorio, permetteranno di sperimentare un processo progettuale mirato a esplorare differenti assetti e funzionamenti degli spazi aperti e dei paesaggi urbani rispetto a varie scale spaziali e temporali di lettura e interpretazione.
I principali obiettivi che si intendono raggiungere con l'esercitazione progettuale sono:
- definizione di un sistema multifunzionale, diversificato e integrato di spazi aperti e green infrastructure
- applicazione di strategie e soluzioni progettuali per una città attiva, adattiva e inclusiva
- messa in valore dei sistemi di connessioni e delle qualità visuali e percettive del paesaggio urbano.
Principali temi di lezione
1. Paesaggi urbani del XXI secolo: di cosa parliamo. Concetti-traccia e temi di attenzione progettuale.
2. Una questione ambientale emergente: il cambiamento climatico. Il ruolo chiave degli spazi aperti nel progetto della città adattiva. Il suolo come infrastruttura ambientale.
3. Sul piano-progetto dei sistemi di spazi aperti urbani e periurbani: matrici storiche e culturali, riferimenti nazionali e internazionali, casi studio.
4. Piani del paesaggio e degli spazi aperti di livello comunale: temi ed esperienze internazionali. Limiti e opportunità della L.10/2013 sui Piani del Verde.
5. Specie di spazi aperti e nuovi paesaggi urbani.
6. Progetti per la qualità dei paesaggi urbani. Esempi e casi studio.
7. Natura in città: appunti per un’urbanistica vegetale. Un glossario di lavoro per il progettista di paesaggio.
8. Temi per il progetto urbano attuale: water sensitive design, nature based solutions e green infrastructure.
Obiettivi Formativi - Parte B
"Landscape architecture combines environment and design, art and science" (About Landscape Architecture, IFLA).
Il Corso intende fornire agli studenti le conoscenze di base per:
- sviluppare la capacità di lettura e d'interpretazione dei caratteri costitutivi, della struttura e delle dinamiche di trasformazione del paesaggio, necessaria per intervenire consapevolmente nelle trasformazioni di luoghi e territori;
- comprendere specificità e metodologie di progetto proprie dell'architettura del paesaggio in ambito urbano in un’ottica di corretta integrazione tra uomo e natura, tramite l’utilizzo prioritario di materiali vegetali e l’interpretazione del ruolo multifunzionale dello spazio aperto.
Prerequisiti - Parte A
Fondamenti di architettura del paesaggio, tecnica urbanistica, ecologia.
Metodi Didattici - Parte A
L'insegnamento prevede attività formative condotte in modalità duale. Il programma didattico, articolato in moduli di quattro ore complessive (con pause intermedie), prevede:
- lezioni frontali;
- seminari tematici interdisciplinari con il contributo di esperti, professionisti e altri docenti;
- sopralluoghi nell’area di studio scelta per l’applicazione progettuale;
- attività di revisione periodica, anche condotta in maniera condivisa tra i tre docenti del laboratorio;
- momenti di confronto critico e di presentazione collegiale degli stati di avanzamento del lavoro.
E’ prevista anche la realizzazione di un workshop tematico di progettazione paesaggistica, a carattere immersivo (6 ore), con la presenza di tutor e esperti, finalizzato all’elaborazione delle proposte progettuali richieste per il laboratorio. La realizzazione del workshop sarà confermata a marzo.
Metodi Didattici - Parte B
Le attività didattiche saranno articolate in lezioni teoriche, seminari tematici, in presenza e a distanza, sopralluoghi e esercitazioni.
Il Corso prevede inoltre revisioni periodiche collettive degli stati di avanzamento del lavoro, individuale e/o di gruppo, richiesto in relazione alle esercitazioni programmate.
Lo studente è invitato a curare le proprie capacità grafiche di rappresentazione del paesaggio e di elaborazione e comunicazione del progetto paesaggistico.
Altre Informazioni - Parte A
L'esercitazione progettuale che costituisce la parte applicativa comune ai tre insegnamenti del Laboratorio, sarà condotta su un’area del territorio comunale fiorentino nel quartiere di Campo di Marte, corrispondente all’U.T.O.E 2 del vigente Regolamento Urbanistico di Firenze (2014), comprensiva dello Stadio Artemio Franchi e degli altri complessi sportivi e tessuti urbani adiacenti, nonché, a sud, di un tratto di area ferroviaria a ridosso della stazione di cui si prevede la trasformazione.
L’esercitazione prevede l'elaborazione di analisi interpretative/valutative a urbana e di quartiere; la lettura dei sistemi di spazi aperti e delle connessioni ecologiche (potenziali e reali); un censimento delle alberature urbane; la redazione di concept progettuali e di un masterplan strategico coerente e condiviso, supportato dalle indicazioni dei tre docenti del Laboratorio; l'elaborazione di approfondimenti progettuali su temi, categorie d’intervento e ambiti individuati nel masterplan proposto, con particolare attenzione alla riconfigurazione della fascia ferroviaria.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
La verifica avverrà attraverso esercitazioni intermedie, colloqui individuali sui temi trattati a lezione nell’ambito dei tre insegnamenti e la discussione finale del progetto di laboratorio. Il voto finale è unico per le tre discipline ed esprime, in forma integrata, una valutazione complessiva delle competenze e conoscenze acquisite dallo studente e delle sue capacità progettuali.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
La verifica formativa si attua tramite esercitazioni programmate, revisioni da parte dei docenti del lavoro degli studenti in progress e, conclusivamente, con la prova d'esame finale che prevede la presentazione degli elaborati progettuali, oltre a un colloquio individuale sui principali argomenti trattati nel corso delle lezioni. Oggetto di valutazione sarà l'acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina.
Programma del corso - Parte B
LB3
B029822 - Progettazione dei sistemi di spazi aperti
Programma 2019-20
Contenuto del corso
Il programma didattico del laboratorio si focalizza sul ruolo che il sistema degli spazi aperti assume all’interno della città contemporanea. Ovvero si concentra sul riconoscimento della diversità di ogni singolo spazio aperto, in qualità di portatore di natura e cultura, adoperando al contempo una visione strategica progettuale di insieme, tipica dell’architettura del paesaggio, che lo inserisca all’interno del tessuto connettivo urbano e periurbano.
Libri di testo consigliati
G. Cullen, Il paesaggio urbano. Morfologia e progettazione Calderini Editore, Bologna, 1976.
Forman R.T.T., Hersperger Anna M., Ecologia del paesaggio e pianificazione: una potente combinazione, “Urbanistica”, 108, giugno 1997, pp. 61-66.
Guccione B., Progettazione paesaggistica: idee ed esperienze, EPE ed., Milano 2001
Lynch K., L'immagine della città, Marsilio, Venezia, 2006 [1964]
McHarg I., Progettare con la natura (1964), Muzzio, Padova 1989.
Morelli E., Ori M., Landscape design and the landscape’s unlimited connections, edith by AIAPP, Congress Proceedings. Tasting the landscape, 53th IFLA World Congress – 20-22 Torino, Edifir, Firenze, pagg. 114-115,
Morelli E., Progetto di paesaggio? Si, grazie! - Oplà 2016, DIDAPRESS, pp. 13-16.
Morelli E., Spazi aperti urbani, in A. Laurìa, (a cura di), Piccoli Spazi Urbani. Valorizzazione degli spazi residuali in contesti storici e qualità sociale, Liguori Editore, Napoli, pagg. 31-58.
Zoppi Mariella, Progettare con il verde, Volume vari, Alinea.
Wenche E. Dramstad, David M. Gillilan, James D. Olson, Richard T. T. Forman, Landscape ecology principles in landscape architecture and land-use planning, Island Press, 1996.
Obiettivi Formativi
"Landscape architecture combines environment and design, art and science" (About Landscape Architecture, IFLA).
Il Corso intende fornire agli studenti le conoscenze di base per:
- sviluppare la capacità di lettura e d'interpretazione dei caratteri costitutivi, della struttura e delle dinamiche di trasformazione del paesaggio, necessaria per intervenire consapevolmente nelle trasformazioni di luoghi e territori;
- comprendere specificità e metodologie di progetto proprie dell'architettura del paesaggio in ambito urbano in un’ottica di corretta integrazione tra uomo e natura, tramite l’utilizzo prioritario di materiali vegetali e l’interpretazione del ruolo multifunzionale dello spazio aperto.
Metodi Didattici
Le attività didattiche saranno articolate in lezioni teoriche, seminari tematici, in presenza e a distanza, sopralluoghi e esercitazioni.
Il Corso prevede inoltre revisioni periodiche collettive degli stati di avanzamento del lavoro, individuale e/o di gruppo, richiesto in relazione alle esercitazioni programmate.
Lo studente è invitato a curare le proprie capacità grafiche di rappresentazione del paesaggio e di elaborazione e comunicazione del progetto paesaggistico.
Modalità di verifica apprendimento
La verifica formativa si attua tramite esercitazioni programmate, revisioni da parte dei docenti del lavoro degli studenti in progress e, conclusivamente, con la prova d'esame finale che prevede la presentazione degli elaborati progettuali, oltre a un colloquio individuale sui principali argomenti trattati nel corso delle lezioni. Oggetto di valutazione sarà l'acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina.