Il percorso formativo è caratterizzato da un marcato profilo interdisciplinare. In particolare il corso intende fornire agli studenti gli strumenti adeguati per integrare la dimensione della pianificazione fisica/spaziale con i processi e gli strumenti dello sviluppo socio economico locale, a partire dalle sfide e dalle criticità poste al governo del territorio dai cambiamenti globali. Il corso tiene conto in particolare dei temi della resilienza territoriale, della sostenibilità, dell'equilibrio e dell'equità nelle forme di sviluppo e di uso delle risorse.
Coerentemente con il profilo interdisciplinare del CdS interdipartimentale già attivo con la triennale in classe L-21, gli obiettivi formativi specifici perseguiti dal corso di laurea magistrale LM-48 sono finalizzati al conseguimento dei seguenti obbiettivi:
• Consapevolezza critico/metodologica dell'importanza della lettura delle diverse specificità territoriali (ambientali, culturali, socio-economiche), costituitesi anche nella lunga durata, come fattori chiave di riferimento nella costruzione di strumenti e processi di pianificazione di carattere integrato. A questa consapevolezza si aggiunge la capacità di interpretare i processi di trasformazione territoriale anche nel quadro della interazione fra fattori di contesto locale/regionale e processi e dinamiche globali.
• Capacità di analizzare strutture, componenti e processi territoriali ed urbani in maniera intersettoriale ed integrata, con particolare attenzione ai criteri di tutela ed uso durevole delle risorse territoriali.
• Competenze relative alla capacità di ‘montaggio', definizione strategica, operativa ed implementazione di ‘progetti integrati per la rigenerazione urbana e territoriale';
• Capacità di trattare i vari schemi progettuali secondo la categoria innovativa del ‘progetto di territorio' inteso come strumento integrato adeguato a coordinare ed indirizzare i diversi approcci settoriali alla scala territoriale secondo un quadro di corenza tecnica, condivisione sociale e convenienza economica;
• Acquisizione di competenze avanzate nell'impiego analitico/interpretativo e valutativo di tecniche GIS con particolare riguardo ai temi e alle materie della ‘resilienza urbana e territoriale' (fonti energetiche rinnovabili, sicurezza idraulica, servizi ecosistemici, ecc.). In particolare capacità di impiego integrato di tali strumenti anche al fine di supportare processi di valutazione e scelta pubblica.
• Competenze nell'ambito degli strumenti e dei processi per la definizione e l'attuazione delle politiche urbane e territoriali, con particolare riferimento alle tecniche e ai metodi necessari per facilitare la costruzione interattiva e condivisa delle scelte di piano e di progetto attraverso il coinvolgimento degli attori sociali e la collaborazione con le istituzioni.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Per essere ammessi al corso di studio occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, secondo le modalità di seguito specificate.
I requisiti curriculari per l'iscrizione senza debiti sono automaticamente soddisfatti dal possesso di una Laurea nella Classe 7 "Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale" (DM 509/99) o nella Classe L-21 "Scienze della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale" (DM 270/04).
Per l'accesso con titoli di studio differenti da quelli sopra citati, i requisiti curriculari sono definiti da 50 CFU complessivi acquisiti in ambiti disciplinari coerenti con il percorso formativo, ovvero relativi alle metodologie e alle tecniche della pianificazione urbana e territoriale, ai metodi e agli strumenti delle politiche urbane e territoriali, ai metodi e agli strumenti di rappresentazione della città e del territorio, alle conoscenze storiche e geografiche del territorio e degli insediamenti, alle scienze agrarie e forestali, nonché alla conoscenza di base delle risorse naturali, ambientali e territoriali.
In particolare i SSD di riferimento prioritario per il riconoscimento dei CFU abilitanti alla iscrizione sono individuati nei seguenti:
- ICAR/20 e/o ICAR/21;
- ICAR/18 o in altri insegnamenti dell'area storica giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti;
- ICAR/06 e/o ICAR/17 o in altri insegnamenti dell'area del disegno e della rappresentazione giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti;
- AGR/01 o AGR/05 o GEO/04 o GEO/05 o in altri insegnamenti delle discipline agrarie o geologiche giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti.
La Commissione Trasferimenti e Passaggi si riserva di valutare i CFU acquisiti dai candidati anche in altri SSD comunque coerenti con gli ambiti disciplinari indicati nell'ordinamento e con gli obiettivi formativi del CdS. I CFU sopra indicati devono essere conseguiti prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale. A seguito della istanza di nulla osta per l'iscrizione da parte del candidato, la Commissione Trasferimenti e Passaggi provvederà alla verifica della sussistenza dei requisiti suddetti e indicherà eventualmente i debiti formativi e i corsi da seguire.
È infine richiesto come requisito di accesso, secondo quanto stabilito dagli obiettivi formativi della classe di laurea, la capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno l'inglese o un'altra lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari nazionali ed internazionali. La verifica di tale competenza sarà effettuata secondo le modalità di cui all'art. 6 del presente regolamento.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
La struttura dell'offerta formativa è costituita da due laboratori didattici (uno per ogni anno di corso) dedicati rispettivamente alla progettazione della città e alla progettazione del territorio.
I laboratori didattici, sono articolati in modo da sviluppare sia le fasi analitico/intepretative che quelle di sintesi e di progetto.
In entrambi i laboratori viene perseguito l'obiettivo di una progettazione integrata degli spazi agro-ambientali/forestali e degli spazi costruiti, a scala urbana per il laboratorio del primo anno, a scala territoriale per il laboratorio del secondo anno. Le esercitazioni dei corsi monodisciplinari si svolgono in stretto coordinamento con quelle del laboratorio, per consentire allo studente una esperienza progettuale multidisciplinare integrata. L'inclusione di alcuni corsi monodisciplinari nell'offerta formativa è stata determinata in base agli obiettivi specifici sopra indicati che sottolineano la caratteristica transazionale e interattiva dei processi di pianificazione, in particolare attraverso i corsi che so occupano di teorie e metodi della pianificazione, di partecipazione e programmi complessi, di politiche urbane e territoriali.
In dettaglio il percorso formativo è articolato secondo la seguente scansione :
Primo Anno
Nel primo anno sono sviluppati in particolare gli aspetti relativi alle metodologie e alle tecniche di indagine di tipo socio-economico e culturale più adeguati a restituire gli elementi chiave che possono determinare la genesi dei profili plurali dei diversi contesti urbani e regionali (antropologia storica, economia territoriale, contesti del sud del mondo). Ciò anche attraverso l'inquadramento di tali letture nel quadro del patrimonio fondativo delle teorie del planning (teorie e modelli). Gli aspetti operativi e progettuali - con particolare attenzione al progetto degli spazi pubblici - sono affrontati in relazione allo studio delle politiche urbanistiche e territoriali e tramite l'esercitazione integrata di carattere progettuale svolta nell'ambito del laboratorio.
Secondo anno
Gli aspetti teorico/metodologici e tecnici riferiti all'analisi, interpretazione e valutazione degli aspetti ambientali e del territorio agro-forestale costituiscono una parte significativa delle attività del secondo anno di corso. Questi aspetti vengono declinati sia attraverso il valore funzionale e multidimensionale della idrogeologia applicata alla pianificazione di bacino come fattore unificante e ‘portante' del territorio, sia attraverso l'approfondimento di tecniche multicriteria di valutazione Gis supported con particolare riferimento all'analisi dei servizi ecosistemici e degli aspetti energetici. In stretta relazione con il contributo dei corsi precedentemente indicati – e con particolare attenzione al progetto degli spazi agro urbani come matrice per la rigenerazione dell'insediamento umano - viene affrontata la dimensione progettuale del territorio sia a livello strategico e di area vasta (Laboratorio di Progettazione del Territorio) che di paesaggio, alla scala locale/urbana (Piani e Progetti per il Paesaggio).
Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa consentono agli studenti di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
La didattica del CdS si svolge prevalentemente secondo modalità di didattica frontale. Tuttavia il CdS considera fondamentale l'integrazione di tale forma didattica con il ricorso a forme di acquisizione di competenze e conoscenze attraverso attività di tipo sperimentale, operativo e interattivo, sia attraverso visite sul campo che con lo svolgimento di attività progettuali interattive e di gruppo condotte prioritariamente nell'ambito dei laboratori annuali. In relazione a tali caratteristiche per i Laboratori è richiesta la frequenza obbligatoria di cui all'art. 9 del presente regolamento.
Al fine della verifica della acquisizione della preparazione teorico/metodologica degli studenti, le prove di profitto possono essere svolte sia secondo modalità orale o tramite esercitazioni scritte. Sono inoltre previste elaborazioni di carattere grafico al fine della verifica delle capacità di trattazione e traduzione spaziale e morfologica delle nozioni e metodologie apprese.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Per l'iscrizione al corso è necessaria la conoscenza di almeno una fra le lingue inglese, francese o spagnola. Il riconoscimento della conoscenza della lingua viene effettuato sulla base di certificazioni rilasciate da strutture interne all'Ateneo o anche esterne appositamente accreditate mediante convenzione approvata dal Senato Accademico su proposta della struttura didattica; a tale fine sono valide anche le attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi. In carenza di tali referenze ed accreditamenti la Commissione trasferimenti e passaggi si riserva di verificare tramite colloquio con il candidato la sussitenza delle abilità linguistiche richieste.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Il Corso di laurea magistrale prevede un'attività di tirocinio presso enti pubblici per 150 ore per un totale di 6 CFU. La verifica del tirocinio è effettuata sulla base del regolamento del Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Il corso di laurea magistrale aderisce ai programmi di mobilità studentesca riconosciuti dalle Università dell'Unione Europea e ad altri programmi, a qualsiasi livello di corso di studio. E' condizione per il riconoscimento del programma di studio effettuato all'estero e dei relativi crediti, che lo stesso sia stato approvato dal Consiglio di Corso di Laurea Magistrale.
Sono riconosciute come attività di studio svolte all'estero:
a) il superamento di esami di profitto, eventualmente da completare con prove integrative;
b) le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo usufruendo dell'assistenza di un docente straniero come correlatore.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza è obbligatoria nei laboratori didattici almeno per il 75% delle lezioni.
Il laboratorio didattico del primo anno di corso è propedeutico al laboratorio didattico del secondo anno di corso.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Manifesto degli Studi.
Altresì, gli studenti lavoratori e i lavoratori studenti hanno l'obbligo di frequenza ad almeno il 50% delle lezioni dei laboratori. Per gli studenti che certifichino l'impossibilità parziale alla frequenza di una o più attività, ed in particolare di quelle a frequenza obbligatoria, il corso può individuare forme alternative di attività che consentano di ottenere i crediti corrispondenti.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Per le regole e le modalità di presentazione del piano di studio si fa riferimento al Regolamento didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi (120 crediti meno quelli previsti per la prova finale).
La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dal corso di studio, di un tema di ricerca originale nel campo della pianificazione e progettazione della città e del territorio concordato con un docente di una delle discipline del corso di laurea magistrale.
Alla prova finale, comprensiva della conoscenza della lingua straniera, vengono attribuiti 12 CFU. Le modalità di svolgimento della prova finale sono quelle indicate nel regolamento didattico di ateneo.
Nella valutazione della prova finale concorrono, oltre alla qualità dell'elaborato finale, i risultati ottenuti negli esami di profitto nonché il rispetto dei tempi previsti nel conseguimento del titolo.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Nei casi di provenienza di studenti da altro corso di studio, i crediti da essi maturati saranno riconosciuti fino ai livelli massimi consentiti dagli ordinamenti, fatto salvo il giudizio di congruità culturale da parte del Corso di studio. Lo stesso criterio verrà adottato per il riconoscimento di crediti in attività svolte nel precedente ordinamento (lauree quadriennali). In ogni caso il riconoscimento dei crediti non può superare il numero di crediti che rimangono dopo aver sottratto dal totale dei crediti richiesti per il conseguimento della laurea magistrale (120) quelli attribuiti alla prova finale, che deve essere comunque sostenuta.
Attività formative con esame possono essere svolte in Università estere, in sostituzione di attività in sede, previa verifica da parte del Corso della congruità delle attività stesse con gli obiettivi formativi del corso stesso.
Tabella di conversione
Politiche urbane e territoriali ICAR/20 CFU 9
per
Politiche integrate e processi partecipativi per la città e il territorio ICAR/20 CFU 9;
Piani e progetti di paesaggio ICAR/20 CFU 6
per
Piani e progetti per il paesaggio ICAR/20 CFU 6;
Laboratorio di progettazione urbanistica ICAR/21 CFU 18
per
Laboratorio di progettazione urbanistica ICAR/21 CFU 18;
Politiche agricole per la progettazione territoriale AGR/01 CFU 9
per
Principi di economia del territorio AGR/01 CFU; 9
Laboratorio di progettazione del territorio ICAR/20-SECS-P/02-AGR/05 CFU 18
per
Laboratorio di progettazione del territorio ICAR/20-SECS-P/06-AGR/05 CFU 18;
Idrogeologia applicata alla pianificazione territoriale dei bacini idrografici GEO 05 CFU 6
per
Pianificazione e progettazione per i bacini idrografici e per i sistemi fluviali GEO 05 CFU 6
Sono convalidate le discipline che hanno la stessa denominazione, lo stesso Settore Scientifico Disciplinare e lo stesso numero di crediti.
Casi particolari o soggetti ad interpretazione saranno esaminati dal Comitato per la didattica.
Servizi di tutorato
Il corso prevede la presenza dei seguenti tutor nominati dal presidente:
- un tutor per le attività di tirocinio;
- un tutor per l'accessibilità degli studenti diversamente abili.
Sono inoltre attivabili, previo parere favorevole del Consiglio del Corso di Laurea, attività di tutoraggio per i laboratori e per singoli corsi didattici.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Il corso di laurea magistrale pubblicizza i procedimenti e le decisioni assunte tramite la pubblicazione dei verbali dei consigli di corso di laurea sul sito web del corso.
Valutazione della qualita'
Il corso di Laurea magistrale in Pianificazione e progettazione della città e del territorio adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo.
Il corso di Laurea magistrale in Pianificazione e progettazione della città e del territorio attiva al suo interno un sistema di valutazione delle qualità coerente con il modello approvato dagli Organi Accademici.
Altro
La laurea fornisce le basi scientifiche e operative necessarie per la creazione di una figura ad alta qualificazione in grado di operare nel mercato del lavoro in diversi settori di attività pubblica e privata (amministrazioni pubbliche, agenzie pubbliche e private, imprese e studi professionali, organismi nazionali e internazionali, ecc.) e nella ricerca scientifica (università e enti di ricerca).
La figura professionale cui si fa riferimento sulla base della classificazione ISTAT è la seguente: "2.2.2.0.2 - Urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio: Le professioni comprese in questa Unità Professionale conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di pianificazione, conservazione, restauro e recupero urbanistico e territoriale. Sovrintendono e dirigono tali attività."
In particolare i laureati della laurea magistrale saranno in grado di coordinare processi complessi di pianificazione e progettazione urbana, territoriale e paesaggistica, di coordinare gruppi professionali di carattere multidisciplinare, di valutare i processi e le politiche di pianificazione urbanistica e territoriale, di coordinare processi interattivi nella costruzione delle politiche urbane e territoriali.
Tale figura professionale ha il suo riferimento giuridico nell'Ordine professionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori come da DPR 328/2001. In particolare i laureati potranno accedere, tramite esame di stato alla sezione A dell'Ordine professionale degli architetti, pianificatori, conservatori e paesaggisti nel settore della pianificazione.
Formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella sezione A -settore "pianificazione territoriale":
a) la pianificazione del territorio, del paesaggio, dell'ambiente e della città;
b) lo svolgimento e il coordinamento di analisi complesse e specialistiche delle strutture urbane, territoriali, paesaggistiche e ambientali, il coordinamento e la gestione di attività di valutazione ambientale e di fattibilità dei piani e dei progetti urbani e territoriali;
c) strategie, politiche e progetti di trasformazione urbana e territoriale.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di comunicare e capacità di continuare a studiare in modo autonomo. Il corso di laurea magistrale è visto come un itinerario formativo indirizzato alla creazione di una figura professionale attrezzata ad affrontare la molteplicità di compiti richiesti dal mercato del lavoro nel campo della pianificazione urbanistica e territoriale.
In particolare la struttura didattica, unita al tirocinio, è stata disegnata in modo tale da fornire agli studenti la capacità di gestire autonomamente il funzionamento di gruppi integrati di tecnici, professionisti e amministratori. Il carattere interattivo del lavoro del planner richiede quindi anche lo sviluppo di una capacità di argomentazione delle idee e dei progetti verso una pluralità di destinatari dei piani e delle politiche urbane e territoriali (amministratori, committenti pubblici e privati, tecnici e professionisti, associazioni e organizzazioni della società civile, singoli cittadini). Il corso assicura il raggiungimento di questa capacità, in particolare attraverso il raffinamento progressivo delle competenze di comunicazione grafica e visiva (cartografia digitale, skills multimediali, elaborazione di scenari, visioning, capace di ‘vestizione' degli elaborati grafici, e così via).
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il percorso formativo compiuto permette al laureato/a in Pianificazione e progettazione territoriale di conseguire una adeguata autonomia di valutazione e di giudizio nel dominio disciplinare della pianificazione fisica, caratterizzato da problematiche di tipo complesso, sia di profilo interdisciplinare che multiscalare.
In questo senso il laureato durante il corso di studi consegue conoscenze adeguate ad applicare con la necessaria correttezza metodologica la integrazione e coordinamento dei diversi apporti e competenze disciplinari che gli vengono forniti in relazione alla rilevanza intersettoriale, multiscalare dei problemi territoriali.
In particolare le attività formative intraprese permettono al laureato di acquisire capacità complesse nell'ambito della indagine territoriale sia in termini di analisi di fonti statistiche, cartografiche, documentali e dB territoriali, sia in termini di rappresentazione cartografica integrata ed avanzata di tali fonti. Ciò anche attraverso forme di "survey" del territorio capaci di valorizzare appieno metodologie e tecniche analitiche e valutative innovative supportate da strumentazione GIS di aiuto alla conoscenza/decisione.
Tale capacità analitico/interpretativa si integra con l'orientamento progettuale che caratterizza alcuni dei corsi e che permette ai laureati di sviluppare una specifica e caratteristica preparazione verso un approccio strategico e selettivo alla pianificazione fisica adeguato a definire ed implementare in forma processuale ed interattiva scenari progettuali territoriali.
Il rilevante orientamento pragmatico di molti corsi, le opportunità offerte dai laboratori di approfondimento tematico, nonché le verifiche periodiche e finali di esame, permettono di verificare in forma interattiva la maturazione della capacità di autonoma valutazione degli studenti. Inoltre i Laboratori del primo e secondo anno, dato il loro profilo tendenzialmente interdisciplinare ed operativo, permettono di testare su questioni di tipo reale le capacità di orientamento degli studenti. La prova finale di tesi costituisce anch'essa un importante ed ulteriore strumento per valutare le capacità metodologiche e 'riflessive' acquisite da parte dei laureati nel percorso di studi.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Nella didattica degli insegnamenti monodisciplinari o integrati e nei laboratori vengono affrontati problemi originali e innovativi, a forte contenuto di ricerca. Gli studenti sono quindi portati ad indagare autonomamente i diversi aspetti dei problemi affrontati e ad elaborare soluzioni originali. I progetti si svolgono in contesti territoriali sempre nuovi all'interno dei quali non è possibile applicare soluzioni standard, ogni strategia conoscitiva e progettuale dovendo quindi essere ogni volta contestuale e specifica sviluppata in genere attraverso esperienze in gruppi di lavoro interattivi. Il corso dà inoltre un'importanza particolare alla tesi di laurea magistrale (alla quale sono assegnati 12 CFU).
Le tesi sono il risultato di una ricercae devono sempre determinare qualche avanzamento delle conoscenze acquisite (sperimentazione sul campo di modelli innovativi, specificità e particolarità delle soluzioni progettuali, innovatività nella sperimentazione di procedure interattive nella costruzione dei progetti).
Comunicazioni dell'ateneo al CUN
Motivazioni delle modifiche dell'ordinamento vigente
La attività del CdS sviluppata sulla scorta del precedente ordinamento ha permesso di verificare la efficacia ed opportunità delle scelte effettuate, ciò con particolare riferimento alla significativa integrazione interdisciplinare del CdS. In relazione a ciò e al potenziamento di tale caratteristica del corso si rende necessario rafforzare ed ampliare il bacino delle discipline potenzialmente attivabili nella programmazione didattica e da poter inserire nel regolamento. Le modifiche presentate hanno quindi con l'obiettivo di poter rispondere con
efficacia e pertinenza alle esigenze che si presentano in sede di qualificazione del percorso formativo.
Nello specifico le modifiche inserite nel presente ordinamento si rendono necessarie al fine di:
-‐ Rafforzare il profilo interdisciplinare del CdS con particolare riferimento alla ingegneria ambientale e alle scienze agrarie e sociali;
-‐ Rendere ancora più riconoscibile l'approccio patrimoniale e bioregionale alla
pianificazione del percorso formativo nel quadro dell'offerta nazionale e nella prospettiva della attivazione di un CdS internazionale;
-‐ Offrire ulteriori strumenti agli studenti per il progetto integrato di territorio soprattutto in relazione al tema della resilienza territoriale, ai temi dell'energia e del climate change;
-‐ Rendere più flessibile l'offerta formativa rispetto a possibili esigenze che possono emergere dalle verifiche periodiche;
-‐ Aumentare per quanto possibile la possibilità di attingere a personale strutturato ai fini della didattica e del rispetto dei requisiti di qualità del CdS.
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
ICAR 20 e ICAR 21
Rappresentano insegnamenti portanti nell'ambito del CdS in particolare in virtù del loro profilo integratore e di sintesi delle diverse competenze. Ciò si rende necessario sia per le attività di laboratorio già in essere ma anche per la possibile attivazione di corsi e laboratori a spiccato profilo interdisciplinare.
AGR 01
Il profilo plurale di questo settore disciplinare permette di affrontare questioni che vanno dalla economia agroforestale a quella ambientale-territoriale. Quindi di toccare questioni che sono di necessario complemento alla trattazione di
tematiche sempre più rilevanti e riferite alla economia delle risorse e alla loro analisi ed impiego territoriale. In questo senso si è reso necessario ed opportuno prevedere la presenza di tale SSD già attivato in uno specifico corso.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il presente ordinamento è finalizzato ad un percorso formativo a forte caratterizzazione interdisciplinare. In particolare si intende fornire agli studenti adeguati strumenti per integrare la dimensione della pianificazione fisica/spaziale con i processi e strumenti di sviluppo socio economico locale a partire dalle sfide e criticità poste al governo del territorio dai cambiamenti globali in termini sia di resilienza territoriale che di equilibrio ed equità nelle
forme di sviluppo ed accesso all'uso delle risorse.
Ciò coerentemente con il profilo interdisciplinare del CdS interdipartimentale già attivo con la triennale in classe L21. Obiettivi formativi specifici perseguiti dal CdS sono costituiti da:
-‐ Consapevolezza critico/metodologica circa la importanza della lettura delle diverse specificità territoriali (ambientali, culturali, socio-economiche), costituitesi anche nella lunga durata, come fattori chiave di riferimento nella costruzione di strumenti e processi di pianificazione di carattere integrato. Ciò congiuntamente alla capacità di interpretare i processi di trasformazione territoriale anche nel quadro della interazione fra fattori di contesto locale/regionale e processi e dinamiche globali;
-‐ Capacità di analizzare strutture, componenti e processi territoriali ed urbani in maniera intersettoriale ed integrata con particolare attenzione a criteri di tutela ed uso durevole delle risorse territoriali;
-‐ Competenze relative alla capacità di ‘montaggio', definizione strategica, operativa ed implementazione di ‘progetti integrati' per la rigenerazione urbana e territoriale;
-‐ Capacità di trattare i vari schemi progettuali secondo la categoria innovativa del ‘progetto di territorio' inteso come strumento integrato adeguato a coordinare ed indirizzare i diversi approcci settoriali alla scala territoriale secondo un quadro di coerenza tecnica, condivisione sociale e convenienza economica;
-‐ Acquisizione di competenze avanzate nell'impiego analitico/interpretativo e valutativo di tecniche GIS con particolare riguardo ai temi e alle materie della ‘resilienza urbana e territoriale' (fonti energetiche rinnovabili, sicurezza idraulica, servizi ecosistemici, etc). In particolare capacità di impiego integrato di tali strumenti anche al fine di supportare processi di valutazione e scelta pubblica;
-‐ Competenze nell'ambito degli strumenti e processi per la definizione ed attuazione delle politiche urbane e territoriali, con particolare riferimento alle tecniche e metodi atti a facilitare la costruzione interattiva e condivisa delle scelte di piano e progetto attraverso il coinvolgimento degli attori sociali in forma collaborativa con le istituzioni.
Struttura della offerta formativa
L'ossatura dell'offerta formativa è costituita da due laboratori didattici (uno per ogni anno di corso) dedicati rispettivamente alla progettazione della città e alla progettazione del territorio.
I laboratori didattici, sono articolati in modo da sviluppare sia le fasi analitico/intepretative che ,quelle di sintesi e di progetto.
In tutti e due i laboratori viene perseguito l'obiettivo di una progettazione integrata degli spazi agro-ambientali/forestali e degli spazi costruiti, a scala urbana per il laboratorio del primo anno,a scala territoriale per il laboratorio del secondo anno.
Le esercitazioni dei corsi monodisciplinari si svolgono in stretto coordinamento con quelle del laboratorio, per consentire allo studente una esperienza progettuale multidisciplinare integrata.
L'inclusione di alcuni corsi monodisciplinari nell'offerta formativa è stata determinata in base agli obiettivi specifici sopra indicati che sottolineano la caratteristica transazionale e interattiva dei processi di pianificazione (i corsi si occupano di teorie e metodi della pianificazione,partecipazione e programmi complessi, politiche urbane e territoriali).
In particolare il percorso formativo è descritto ed articolato secondo la seguente scansione :
Primo Anno
Nel primo anno sono sviluppati in particolare gli aspetti relativi alle metodologie e tecniche di indagine di tipo socio-economico e culturale più adeguati a restituire gli elementi chiave che possono determinare la genesi dei profili plurali dei diversi contesti urbani e regionali (Antropologia storica, economia territoriale, contesti del sud del mondo). Ciò anche attraverso l'inquadramento di tali letture nel quadro del patrimonio fondativo delle teorie del planning
(teorie e modelli). Gli aspetti operativi e progettuali – con particolare attenzione al progetto degli spazi pubblici- sono affrontati in relazione allo studio delle politiche urbanistiche e territoriali e tramite la esercitazione integrata di carattere progettuale svolta nell'ambito del laboratorio.
Secondo anno
Gli aspetti teorico/metodologici e tecnici riferiti alla analisi, interpretazione e valutazione degli aspetti ambientali e del territorio agro-forestale costituiscono parte significativa della attività del secondo anno di corso. Questi vengono declinati sia attraverso il valore funzionale e multidimensionale della idrogeologia applicata alla pianificazione di bacino come fattore unificante e ‘portante' del territorio, sia attraverso l'approfondimento di tecniche multicriteria di valutazione Gis supported con particolare riferimento alla analisi dei servizi ecosistemici e degli aspetti energetici. In stretta relazione con il contributo dei corsi precedentemente indicati – e con particolare attenzione al progetto degli spazi agro urbani come matrice per la rigenerazione
dell'insediamento umano- viene poi affrontata la dimensione progettuale del territorio sia a livello strategico e di area vasta (Laboratorio di progettazione del territorio) che di paesaggio, alla scala locale/urbana (Piani e Progetti per il territorio).
Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato di Indirizzo si riunisce il giorno 13 dicembre 2011 alle ore 16.00.
Il Preside, delegato dal professor Paba presidente del corso di laurea magistrale, presenta le modifiche apportate all'ordinamento del corso di laurea magistrale che non sono sostanziali, ma si limitano ad aggiustamenti per garantire la sostenibilità del corso di laurea nel lungo periodo nonostante i numerosi pensionamenti.
Il corso di laurea ha poi apporpato modifiche al fine di fornire insegnamenti con un carico di crediti non inferiore a 6.
I membri del comitato di indirizzo esprimono apprezzamento per la partecipazione di due diverse facoltà al corso in quanto questo consente di formare laureati con una forte preparazione interdisciplinare.
Dopo attento esame il comitato approva all'unanimità le modifiche all'ordinamento del Corso di Studio.
Descrizione dei metodi di accertamento
La responsabilità del controllo della effettiva erogazione dell'offerta formativa spetta agli organi istituzionali del Dipartimento e della Scuola di Architettura, che opera le sue verifiche con le modalità istituzionali consuete. I corsi di insegnamento sono soggetti a valutazione anche da parte degli studenti attraverso schede di valutazione della didattica preparate dall'Ufficio di Ateneo incaricato della valutazione della didattica e del monitoraggio dei processi. Le opinioni dei docenti vengono raccolte nelle sedute del CCdS e messe a verbale. I risultati delle schede di valutazione sono reperibili sul sito www.valmon.ds.unifi.it.
Riguardo l'opinione di laureandi e neolaureati il CdS li contatta per la compilazione di un questionario volto a verificare i tempi di inserimento nel mondo del lavoro e la congruenza tra i ruoli assunti e la formazione ricevuta.
Per il monitoraggio del tirocinio si adottano le schede del servizio tutorato della Scuola di Architettura rivolte ai tirocinanti, ai tutor aziendali e ai tutor universitari.
E' compito della Commissione Didattica la verifica della corrispondenza dell'erogazione con quanto progettato e pianificato e dell'efficacia dell'erogazione dei singoli insegnamenti e delle singole altre attività formative, indicando rispettivamente se l'erogazione è avvenuta secondo quanto pianificato e l'efficacia dell'erogazione dei singoli insegnamenti e delle singole altre attività formative, evidenziando le situazioni di non efficacia. Gli esiti di tali verifiche, dovranno essere documentati tramite un verbale della sedute delle Commissione.
L'accertamento della adeguatezza ai contenuti formativi dei metodi e dei materiali didattici è affidata al singolo docente. Il CCdS, anche su proposta la commissione, interviene nel caso vengano rilevate criticità particolarmente significative. Il CCdS controlla costantemente, attraverso i risultati statistici forniti dalla Segreteria studenti, ovvero, la media e lo scarto quadratico medio dei voti finali relativi alle prove di verifica dei vari insegnamenti, la frequenza con cui gli studenti superano gli esami nei tempi previsti, segnalando ai docenti eventuali criticità riscontrate.
Orientamento in ingresso
A livello di Ateneo è previsto un Ufficio di orientamento con funzioni di organizzazione degli eventi di ateneo http://www.unifi.it/cmpro-v-p-2695.html, tra cui: Salone regionale Campus Orienta, manifestazione "Un Giorno all'Università", Redazione della pubblicazione "Orientarsi all'Università di Firenze – percorsi formativi e informativi", Progetto Scuola e Università di Firenze in Continuità , ecc. Il Decreto Decreto Rettorale n. 1002 (prot. 65511 del 25/10/2011) formalizza la nomina della Commissione Orientamento di Ateneo costituita dal Prorettore alla Didattica Prof. Anna Nozzoli e da due docenti con deleghe dirette del Rettore: rispettivamente la Prof. Sandra Furlanetto per l'Orientamento in Ingresso e la Prof. Paola Lucarelli per l'Orientamento in Uscita. Il personale dell'Ufficio Orientamento di Ateneo contribuisce all'organizzazione della Giornata di Orientamento delle Scuole (Open Day). La Commissione di ateneo è integrata con personale docente appartenente alle Scuole (referente di Scuola per l'orientamento).
La Scuola di Architettura ha nominato un delegato per l'orientamento che coordina una Commissione interna (Commissione per l'orientamento della Scuola di Architettura) costituita, oltre che dal delegato prof. Maria De Santis, dai referenti di CdS e da personale amministrativo. All'interno della commissione sono previste le articolazioni per l'orientamento in ingresso, in itinere e in uscita.
La commissione si occupa dell'organizzazione della giornata di orientamento (Open Day), manifestazione aperta agli studenti delle scuole medie superiori, e partecipa alle diverse iniziative finalizzate alla conoscenza dell'offerta didattica della Scuola. Questa modalità prevede incontri presso le scuole medie superiori con l'obiettivo di informare gli studenti potenzialmente interessati all'offerta didattica di Architettura. Non è previsto uno sportello esclusivamente dedicato all'orientamento in ingresso, quanto piuttosto l'accesso, in orario di ricevimento, agli uffici della Scuola sede di lavoro del personale amministrativo presente in Commissione di orientamento. Le diverse iniziative sono proposte al delegato che le gestisce in funzione della tipologia e le definisce in sede di commissione e provvede a informare e coinvolgere le persone più appropriate. L'orientamento in ingresso è completato da un servizio di informazione per la preparazione al test di ammissione nelle diverse sedi dei CdS che prevedono accesso programmato. La prova di ammissione prevista per i CdS a numero programmato è competenza della medesima Commissione, con deleghe specifiche ai prof. Alessandro Merlo per i Corsi di architettura e Prof. Giuseppe Lotti per Disegno Industriale , che ne curano gli aspetti organizzativi. L'informazione per l'orientamento è on-line per i diversi CdS, e resa esplicita nei Regolamenti riportati nei siti dei diversi CdS. Dal 13 aprile 2013 (giorno di Open Day 2013) l'offerta didattica della Scuola di Architettura è disponibile in formato grafico di brochure/ manifesto da distribuire alle scuole superiori e agli studenti interessati. L'ufficio di riferimento è nella sede di Santa Teresa, in via della Mattonaia 14, dr.ssa Donke Tatangelo, Lunedì, Mercoledì, Venerdì, 10,30-13,00.
Dall'anno accademico 2014/2015 la Scuola è coinvolta nel progetto presentato dall'Ateneo nell'ambito della programmazione nazionale delle Università per il triennio 2013-2015 e finanziato dal MIUR.
Il progetto prevede le seguenti azioni: raccordo con le scuole secondarie superiori; allestimento di materiali informativi intorno all'offerta formativa dell'Ateneo; somministrazione di test di orientamento agli studenti del penultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado ai fini dell'orientamento e dell'autovalutazione; istituzione di percorsi di alternanza scuola/università.
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di orientamento e tutorato in itinere svolto dalla Scuola di Architettura è dedicato alle attività comuni a tutti i CdS, come tirocini curricolari e stages, essendo più efficace la delega a ciascun CdS per la gestione delle problematiche relative alla carriera degli studenti.
Per quanto riguarda la carriera degli studenti e la gestione delle singolarità i CdS della Scuola operano in piena autonomia con attività di counseiling da parte dei Presidenti e dei delegati, sia con la rilevazione dei bisogni che attraverso l'assistenza nella compilazione dei piani di studio individuali, l'attività di orientamento in itinere, al fine di favorire la scelta da parte degli studenti del percorso formativo e l' attività di sostegno degli studenti in difficoltà.
Alcune questioni, molto sentite dagli studenti, riguardano l'interfaccia con la Commissione didattica e la Segreteria Studenti per quanto di competenza, per la gestione di pratiche inerenti il riconoscimento di cfu, le problematiche da trasferimento e riconoscimento di cfu variamente conseguiti, le specifiche didattiche per la preparazione e la verifica della conoscenza della lingua inglese, il riconoscimento di altre competenze ammissibili da Regolamento didattico per limitare il periodo di tirocinio. Queste ed altre azioni di tutorato interessano con modalità più estesa e meno specialistica tutti i docenti dei corsi che sono impegnati individualmente nella azione di supporto alla componente studentesca.
Ad integrazione e supporto delle attività svolte dalla Scuola e dal CdS l'Ateneo fornisce anche
- un servizio di consulenza psicologica per gli studenti che lo richiedono http://www.unifi.it/CMpro-v-p-499.html
- un servizio di Career Counseling and Life designing http://www.unifi.it/CMpro-v-p-7472.html#uno
- la possibilità di effettuare un bilancio di competenze: http://www.unifi.it/CMpro-v-p-7472.html#due
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Tutti i CdS della Scuola di Architettura prevedono un periodo di formazione presso studi, aziende, industrie, enti, da svolgere nella parte conclusiva del percorso di studi, secondo le indicazioni dei diversi Regolamenti didattici per durata e periodo. La lista delle strutture convenzionate per lo svolgimento dei tirocini è gestita in modalità formale secondo il protocollo di Ateneo e gestita per la Scuola dall'ufficio Tirocini e Stages (Marzia Benelli, Santa Teresa Firenze, via della Mattonaia 14) con orario 9,00-12,00 martedì e mercoledì. L'accesso al servizio è prevalentemente in modalità remota, con l'assistenza dei responsabili al tirocinio dei diversi CdS. La preparazione delle pratiche in modalità on line precisa i dettagli di ciascun Progetto di tirocinio (durata, inizio-fine, azienda ospitante, tutors aziendali e universitari,..), quindi l'ufficio provvede alla formalizzazione dei progetti sulla base delle convenzioni e all'adempimento degli obblighi INAIL. Lo stesso ufficio si occupa dei tirocini svolti all'estero, con procedura diversa rispetto a quelli nazionali.
Per i tirocini curriculari il servizio è svolto prevalentemente con modalità on-line sulla base di un processo guidato e sostenuto da una intensa attività di gestione delle pratiche con le segreterie dei diversi CdS della Scuola.
Le pratiche per i tirocini post laurea generici sono curati dallo stesso ufficio. Invece quelli relativi agli obblighi ai fini dell'iscrizione agli Albi professionali (CdS in Architettura) sono regolati da una specifica Convenzione con gli Ordini Professionali degli Architetti.
I servizi per la didattica e la didattica della Scuola sono svolti nelle sedi di: Santa Teresa, via della Mattonaia 14 , Firenze dove sono dislocati gli uffici della Direzione del Dipartimento DIDA e della Scuola. Nello stesso edificio sono localizzati i CdS Scienze dell'Architettura e Architettura Magistrale. La sede di Santa Verdiana piazza Ghiberti 1, dove hanno sede il corso di Laurea Magistrale quinquennale ciclo unico e il CdS magistrale Architettura del Paesaggio. La sede di Calenzano Design Campus via Pertini 93 è riservata ai CdS di Disegno Industriale e CdS magistrale in Design. La sede di Empoli via Paladini 38 è riservata ai CdS. In Pianificazione della città e del Territorio e Pianificazione e Progettazione della città e del territorio.
L'Edificio di S.Clemente in via P.A.Micheli 2 ospita la Biblioteca di Scienze Tecnologiche e la cartoteca di Urbanistica.
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
La Scuola di Architettura aderisce al programma comunitario LLP/ERASMUS . Il Programma permette agli studenti iscritti ad un Corso di Laurea, Laurea Magistrale o ad un corso post-laurea di: trascorrere un periodo di studio (min 3 mesi max 12) presso un'Istituzione partner di uno dei paesi partecipanti al programma, seguire i corsi e stage, usufruire delle strutture universitarie, ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati.
In parallelo dal 2012 è attivo il programma Ciencias sens fronteras di scambio con il Brasile.
Le azioni di internazionalizzazione della Scuola sono l'evoluzione del processo di internazionalizzazione della Facoltà di Architettura nel corso degli anni. Quindi ad esse si riferiscono le azioni praticabili dalla Scuola di Architettura. Per l'AA 2013-14 sono attivi nel Dipartimento di afferenza della Scuola (DIDA) 55 accordi internazionali distribuiti nelle varie parti del mondo che l'Università di Firenze ha sottoscritto prevedendo collaborazioni scientifiche, didattiche e culturali. Questi accordi prevedono tra l'altro e nella generalità dei casi la mobilità di docenti e studenti nelle due direzioni.
Per quanto concerne la formazione si opera sia con riconoscimento formale di cfu conseguiti nella sede ospitante sia con scambi per partecipazione ad attività diverse, quali workshop tematici, seminari di approfondimento, sviluppo di tesi di laurea o altre modalità formative. La modalità del periodo di formazione e il riconoscimento di cfu sono stabiliti dal progetto specifico di dettaglio all'interno dell'accordo più generale di collaborazione tra le due sedi.
L'Ufficio Relazioni Internazionali della Scuola di Architettura attraverso l'ufficio e i suoi delegati, prof. Ulisse Tramonti e Prof. Camilla Perrone, e la Segreteria Ruana Fiorucci, e si occupa della gestione degli accordi bilaterali con le sedi partner, la compilazione e diffusione del Bando di Assegnazione delle Borse di Studio, fornisce informazioni agli studenti in partenza sulle sedi partner e assistenza nella compilazione della domanda di candidatura, prima accoglienza degli studenti in arrivo, interfaccia con la segreteria studenti per le pratiche di ingresso e uscita.
Una casistica particolare di periodo di formazione all'estero riguarda lo svolgimento del tirocinio curricolare in paese diverso dall'Italia presso studi o aziende convenzionate ad hoc con procedura diversa rispetto a quella dei tirocini ordinari e indipendentemente da accordi di internazionalizzazione.
La parte didattica che, in varie forme, viene interessata quando sono previsti spostamenti di studenti è definita dallo specifico progetto e fa riferimento ai docenti che lo hanno sviluppato.
Il personale dell'ufficio si interfaccia con i docenti per il trasferimento delle pratiche di loro pertinenza e con l'ufficio strutture didattiche della Scuola. Ciascun CdS ha un delegato per le relazioni internazionali e la validazione della didattica svolta in Erasmus.
L'Ufficio Relazioni Internazionali della Scuola ha sede in Via Micheli 2 Palazzo San Clemente, Firenze, - con orario di apertura al pubblico da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.00.
Per i Tirocini all'estero il servizio è gestito dall'Ufficio Tirocini e Stage della Scuola (via della Mattonaia 14, 4° piano martedi, mercoledi 09.00-12.00.).
Link al servizio: http://www.architettura.unifi.it/ls-11-mobilita-internazionale.html
Il Corso di Studio in breve
Il CdS, in termini generali, è finalizzato alla formazione di laureati in grado di gestire processi integrati e complessi nell'ambito delle politiche e pratiche di pianificazione e progettazione urbana e territoriale. In questo quadro la figura di laureato si presenta con un profilo adeguato a svolgere compiti di gestione, coordinamento e progettazione nell'ambito della costruzione di politiche, piani e programmi di carattere urbano e territoriale, sia nel contesto di amministrazioni pubbliche che in ambito professionale privato.
A tali fini il CdS ha sviluppato un profilo formativo fortemente interdisciplinare in cui confluiscono discipline urbanistico/architettoniche, agroforestali, di ingegneria del territorio e dell'ambiente nonché di carattere socio-economico. In relazione a ciò la principale modifica apportata al corso di laurea riguarda la sua trasformazione in corso interfacoltà con agraria. Questo completa il percorso interfacoltà già attivo con la triennale in classe L21.
La attività formativa del biennio si incentra sui due laboratorio integrati di progettazione urbana e di progettazione del territorio in relazione ai quali sono fortemente orientate le attività formative e di esercitazione dei corsi monodisciplinari. I laboratori didattici, sono articolati in modo da consentire di produrre elaborati adeguati alla analisi e rappresentazione del territorio e della città nei loro caratteri patrimoniali sia per le elaborazioni di sintesi che di progetto. In tutti e due i laboratori viene perseguito l'obiettivo di una progettazione integrata degli spazi aperti e degli spazi costruiti, a scala urbana per il laboratorio del primo anno, a scala territoriale per il laboratorio del secondo anno.
Il CdS, in accordo con enti pubblici, privati e del terzo settore, attiva stages e tirocini con adeguati servizi di tutoraggio.
Il CdS promuove, anche attraverso accordi di collaborazione con università estere, scambi e contatti didattici di carattere internazionale, ciò al fine di arricchire ed aggiornare ulteriormente il percorso formativo e le competenze dei laureati. In tale contesto gli studenti possono anche svolgere all'estero le attività di tirocinio curriculare previsto.
Per lo svolgimento delle attività didattiche il CdS mette a disposizione, oltre che gli spazi per la didattica frontale, anche adeguati locali, assistenza, ed attrezzature che rispondono ai requisiti formativi specifici del CdS (tutoraggio in aula, aule studio, aule ed attrezzature informatiche, software open source, periferiche per la acquisizione digitale e stampa di elaborati).
Accompagnamento al lavoro
A livello di Ateneo è previsto il servizio "Orientamento al lavoro e Job Placement" (OJP) che ha il compito di promuovere, sostenere, armonizzare e potenziare i servizi di orientamento in uscita delle singole Scuole. Il servizio offre allo studente e al laureato informazioni e percorsi formativi utili per costruire un'identità professionale e progettare la carriera. Alle attività promosse da OJP - frutto di anni di ricerca scientifica condotta in Ateneo sulla materia dell'orientamento e del career counseling - contribuisce il rapporto continuo fra ricerca e sistemi produttivi che l'Università di Firenze ha potenziato attraverso la gestione delle attività di trasferimento tecnologico (Centro Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e Gestione dell'Incubatore - CsaVRI). Per l'organizzazione del servizio, le iniziative e le attività svolte il CdS fa riferimento a quanto riportato in http://www.unifi.it/vp-2695-orientamento.html Il servizio OJP è di recente attivazione, per quanto attiene l'indagine sui laureati (statistiche di ingresso dei laureati nel mercato del lavoro) si considerano anche le informazioni del Servizio AlmaLaurea, al cui consorzio aderisce formalmente anche l'ateneo fiorentino.
Dall'anno accademico 2014/2015 la Scuola è coinvolta nel progetto presentato dall'Ateneo nell'ambito della programmazione nazionale delle Università per il triennio 2013-2015 e finanziato dal MIUR.
Il progetto prevede: la costruzione di un sistema operativo di servizi per l'orientamento, la formazione al lavoro, l'auto-imprenditorialità dei giovani ("Cantieri di intraprendenza"). Nei "Cantieri di intraprendenza" saranno svolte attività di: career counseling, formazione al lavoro e all'impresa, innovazione nel lavoro e nell'impresa, educazione all'intraprendenza.
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
E' compito degli Organi di Governo dell'Ateneo – Rettore, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico – definire la politica per la qualità ed i relativi obiettivi. All'Alta Direzione compete anche la promozione della politica e degli obiettivi nei confronti dell'intera organizzazione, secondo una logica di consapevolezza, condivisione e massimo coinvolgimento. Gli organi di governo garantiscono la revisione della politica, nonché l'attuazione e l'aggiornamento di un efficace ed efficiente sistema di gestione per la qualità, finalizzato al conseguimento degli obiettivi e al miglioramento continuo. Gli Organi assumono potere decisionale in merito alla ridefinizione del sistema di gestione per la qualità, sulle azioni relative alla politica e agli obiettivi, sulle azioni di miglioramento, anche in funzione della valutazione periodica dei risultati del sistema di Assicurazione della Qualità (AQ), sulla base dei dati forniti dal Presidio della Qualità e delle raccomandazioni del Nucleo di Valutazione e delle Commissioni Paritetiche docenti-studenti.
In una logica di AQ, gli Organi hanno deliberato (Decreto Rettorale del 14 marzo 2013) la costituzione del Presidio della Qualità (PQ), struttura operativa con compiti attribuiti dagli Organi stessi in accordo anche con quanto previsto dai documenti AVA e dal DM 47/2013. In tal senso il PQ svolge funzioni di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica e la ricerca, promuove la cultura per la qualità, svolge attività di pianificazione, sorveglianza e monitoraggio dei processi di AQ, promuove il miglioramento continuo e supporta le strutture di ateneo, compresi Dipartimenti, Scuole e CdS, nella gestione e implementazione delle politiche e dei processi per l'AQ della formazione e della ricerca secondo quanto previsto da ANVUR-AVA. Il PQ organizza, inoltre, attività di informazione/formazione per il personale a vario titolo coinvolto nell'AQ, svolge attività di auditing interno sull'organizzazione della formazione e la ricerca, organizza e sovrintende ad ulteriori iniziative in tema di attuazione delle politiche di AQ ricollegabili alle attività formative e alla ricerca. Il PQ stabilisce e controlla il rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per la AQ e verifica i contenuti dei documenti richiesti da ANVUR-AVA (SUA CdS, SUA RD, Riesame, ecc.). Il PQ si interfaccia con strutture interne dell'organizzazione di Ateneo, essenzialmente strutture per la didattica e per la ricerca (CdS, Dipartimenti e Scuole, loro delegati per l'AQ) per svolgere funzioni di promozione, sorveglianza e monitoraggio del miglioramento continuo della qualità e di supporto all'organizzazione della AQ. Il PQ contribuisce alla gestione dei flussi informativi e documentali relativi all'assicurazione della qualità con particolare attenzione a quelli da e verso Organi di governo, il NV, le Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti, i Dipartimenti, le Scuole ed i CdS. Il Presidio di Qualità relaziona gli Organi sullo stato di implementazione dei processi di AQ, sui risultati conseguiti e sulle iniziative da intraprendere.
Al Nucleo di Valutazione (NV), organo di Ateneo, competono le funzioni (Leggi 537/93, 370/99 e 240/2010) di valutazione interna relativamente alla gestione amministrativa, alle attività didattiche e di ricerca, agli interventi di sostegno al diritto allo studio, attraverso la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, della produttività della didattica e della ricerca. In aggiunta alla Legge 240/2010 il DM 47/2013 attribuisce al NV ulteriori compiti che riguardano la valutazione della politica di AQ in funzione anche delle risorse
disponibili, la valutazione di efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa dell'Ateneo nonché delle azioni di miglioramento, la valutazione e messa in atto dell'AQ per la formazione e la ricerca a livello di Corsi di Studio (CdS), Dipartimenti e Strutture di raccordo (Scuole). Il NV accerta la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l'accreditamento iniziale e periodico dei CdS e delle Sedi. Il NV si configura come organo di valutazione interna di Ateneo e come tale si interfaccia con gli Organi di Governo ed il Presidio della qualità. In tal senso effettua un'adeguata e documentata attività annuale di controllo ed indirizzo dell'AQ da cui risultano pareri, raccomandazioni ed indicazioni nei confronti del PQ e degli organi di governo di Ateneo. Sono interlocutori esterni il MIUR ed ANVUR.
L'organizzazione del sistema di AQ coinvolge anche le strutture periferiche (Dipartimenti, Scuole, CdS). A livello di Scuola, intesa come struttura di raccordo e coordinamento dell'offerta formativa, è presente la Commissione paritetica (CP) docenti-studenti (art.6 del Regolamento didattico di Ateneo) quale osservatorio permanente sulle attività didattiche. La Commissione è competente a svolgere attività di monitoraggio dell'offerta formativa e della qualità della didattica, nonché dell'attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori; ad individuare indicatori per la valutazione dei risultati delle stesse; a formulare pareri sull'attivazione e la soppressione dei Corsi di laurea e di laurea magistrale. La CP si riunisce più volte nel corso dell'anno e, a seguito dell'analisi dei dati e informazioni precedentemente menzionati e di quanto presente nei documenti ANVUR (SUA CdS e Riesame), redige una relazione annuale che invia al Nucleo di Valutazione e, per conoscenza, al Presidio Qualità. Sempre a livello di Scuola è presente un referente-docente ed un referente-amministrativo per la Qualità in stretto raccordo con il PQ. A livello di Corso di studio il sistema di AQ prevede un'apposita commissione (Gruppo di Riesame), comprendente la componente studentesca, con compiti di autovalutazione dell'offerta formativa erogata dal CdS. Le autovalutazioni periodiche si concretizzano anche con i Rapporti di riesame annuali e ciclici, e con l'individuazione delle azioni di miglioramento. I CdS si uniformano agli obiettivi, ai compiti ed ai criteri definiti dall'organizzazione ed attuano, per quanto di competenza, le politiche stabilite dall'Ateneo. Il Responsabile (Presidente) del Gruppo di Riesame si raccorda con il referente di Scuola per la qualità ed il Consiglio di CdS. I CdS e le singole strutture vengono orientate dall'Ateneo, attraverso il PQ, al bilanciamento tra una AQ che – tenuto conto delle risorse disponibili - si limiti a soddisfare requisiti predeterminati e un impegno verso il miglioramento continuo inteso come capacità di porsi obiettivi formativi aggiornati ed allineati ai migliori esempi nazionali ed internazionali. A questo scopo il sistema di valutazione interna verifica la regolarità dei programmi di formazione messi in atto dai corsi di studio tenendo conto di tutte le PI e tiene sotto controllo la qualità complessiva dei risultati della formazione.
I Dipartimenti sono coinvolti nell'organizzazione per l'AQ sia per la didattica che per la ricerca ed il trasferimento tecnologico. A seguito della Legge 240/2010 l'offerta didattica è incardinata nei Dipartimenti i quali, sul fronte della ricerca ed il trasferimento tecnologico, sono impegnati periodicamente nella redazione della SUA-RD. Tramite la SUA-RD ogni Dipartimento raccoglie e sottopone alla valutazione dell'ANVUR i dati sulla propria attività di ricerca e di "terza missione". In particolare, nella compilazione della prima parte della SUA-RD, il Dipartimento è tenuto a compiere un'attività di programmazione dei propri obiettivi di ricerca, di dichiarazione delle politiche di AQ e di riesame.
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
L'attività di autovalutazione del Corso di laurea magistrale in Pianificazione e Progettazione della Città e del Territorio ha avuto inizio con l'adozione del "Modello di Ateneo per l'accreditamento interno in qualità dei corsi di studio universitari" attraverso la quale il CdS ha assunto un impegno formale nello sviluppo di un sistema di gestione della e per la qualità .
L'autovalutazione viene condotta dal Gruppo di Riesame nominato dal Consiglio del CdS (verbale CCDL del 25/02/2016). Il criterio di scelta dei membri prevede la presenza all'interno del gruppo di una rappresentanza del personale docente, del personale tecnico- amministrativo e degli studenti. Il Presidente del Gruppo di Riesame coordina le attività e ne comunica gli esiti nell'ambito delle riunioni del Comitato per la didattica e del Consiglio di CdS per sottoporli a discussione ed approvazione.
Il GR ha redatto il Rapporto di riesame per gli anni 2013, 2014, 2015 e 2016 approvato dal CCdS rispettivamente in data 13/03/2013, 29/01/2014, 28/01/2015 e 25/02/2016.
Composizione del Gruppo di AutoValutazione
prof. Francesco Alberti (Presidente)
prof. David Fanfani (Presidente CdS)
prof. Claudio Fagarazzi (docente CdS)
dott.ssa Francesca Barontini (personale amministrativo)
Alessio Tanganelli (rappresentante studenti)
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
Nel rapporto di riesame 2016 il corso di laurea si è impegnato a mettere in atto una serie di azioni correttive per la risoluzione delle criticità emerse dall'autovalutazione.
La ritardata regolarizzazione delle iscrizioni al primo anno si riflette sulla progressione delle carriere e sui tempi di conseguimento del titolo. Il problema riguarda sia gli studenti provenienti dal corso di laurea L21 che conseguono il titolo nella sessione invernale, sia gli studenti provenienti da altri corsi di studio che devono recuperare alcuni debiti formativi prima di ottenere il nulla osta all'iscrizione.
Per migliorare tale aspetto il CdS è intervenuto su diversi fronti:
- operando una diversa distribuzione del carico didattico tra semestri in modo da alleggerire il primo semestre del primo anno;
- potenziando l'attività di tutoraggio didattico a sostegno degli studenti.
Relativamente alle condizioni di svolgimento delle attività di studio il CdS si è proposto di migliorare l'adeguatezza dei locali in cui hanno sede le attività didattiche sollecitando il recupero di altri spazi collocati nella sede di Via Paladini. Va segnalato che il Comune di Empoli in collaborazione con il corso, sta partecipando ad un bando per avere un finanziamento regionale per un programma di innovazione urbana che potrebbe interessare anche la ristrutturazione della sede.
Opinioni enti e imprese con accordi di stage / tirocinio curriculare o extra-curriculare
La raccolta delle opinioni delle aziende/enti presso i quali si svolgono i tirocini attivati dall'Università è da sempre avvenuta tramite compilazione di questionari in modalità cartacea. Recentemente tuttavia il servizio "Orientamento al lavoro e Job Placement (OJP)" del Centro di Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e la gestione dell'Incubatore universitario (CsaVRI) ha presentato un progetto riguardante la compilazione on – line dei questionari di valutazione a cura del tutor universitario, del tutor aziendale e del tirocinante nell'ambito dei tirocini attivati dall'Università.
Il progetto prevede la compilazione on-line, se il tirocinio è stato totalmente gestito attraverso la Banca Dati St@ge dell'Università, dei questionari di valutazione a cura del tutor universitario, del tutor aziendale e del tirocinante, prima della redazione della relazione finale. In caso di tirocinio con gestione manuale si procede comunque alla redazione cartacea dei questionari di valutazione e della relazione finale.
I questionari di valutazione e la relazione finale costituiscono strumenti di monitoraggio e controllo sull'attività di tirocinio, e saranno in futuro consultabili analogamente a quanto avviene per le schede di valutazione della didattica. Più in particolare i risultati della rilevazione, trattati in forma anonima, saranno resi pubblici sempre in forma anonima e aggregata, consentendo così di essere utilizzati al solo fine di valutare le attività realizzate e contribuire al processo di miglioramento della qualità del servizio mettendo in evidenza eventuali inadeguatezze e discordanze verificatesi durante lo svolgimento del tirocinio.
L'uso dei questionari è già disponibile on-line in maniera definitiva dal mese di settembre 2013.
Nel pdf allegato un'elaborazione grafica delle valutazioni espresse dai tutor aziendali presenti nella Banca Dati St@ge nel periodo compreso tra l' 1/11/2014 e il 31/08/2015.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione - Scheda SUA
Questa LM è trasformazione della preesistente omonima LS, è l'unico istituito nella classe LM-48 e si svolge nella sede di Empoli. Il Comitato di Indirizzo di Facoltà ha espresso parere favorevole a questa trasformazione che completa un percorso di adeguamento al DM270 già avviato con il processo di certificazione CRUI in quest'area. Questa LM offre possibilità di naturale continuazione a laureati della classe L-21.
La proposta di ordinamento appare esauriente in merito agli obiettivi specifici, ai requisiti di accesso, alle figure professionali. Qualche dettaglio in più sulle modalità con cui i risultati di apprendimento attesi vengono conseguiti e verificati sarebbe stato auspicabile. Alla prova finale sono attribuiti da 12 CFU.
In fase di definizione del regolamento dovranno essere riconsiderati i contenuti degli insegnamenti e le modalità della didattica e degli accertamenti per un miglioramento degli standard qualitativi relativi al conseguimento degli obiettivi formativi, alla progressione della carriera degli studenti ed al gradimento degli studenti. Le risorse di docenza sono appropriate e trattandosi di un corso in sede distaccata, almeno il 50% dei CFU è coperto da docenti di ruolo. L'attività di ricerca collegata al corso di studio appare di buon livello. Le strutture didattiche a disposizione del Corso di studio sono adeguate.
Riesame annuale
Per la redazione del prossimo Rapporto di Riesame il GAV intende proseguire le attività di raccolta e monitoraggio dati già avviate che riguardano:
- monitoraggio continuo dei dati sugli studenti forniti da parte dell'Ufficio Servizi Statistici dell'Ateneo (studenti in ingresso, iscrizioni anni successivi, progressione carriera, laureati);
- monitoraggio degli esiti delle indagini sui laureati svolte dal AlmaLaurea;
- monitoraggio degli esiti delle indagini interne svolte dal corso sui laureati a 1, 3 e 5 anni dal conseguimento del titolo per verificare i tempi di inserimento nel mondo del lavoro, la congruenza tra ruoli assunti e formazione ricevuta e l'adeguatezza dei servizi di contesto utilizzati durante il percorso formativo.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Consultazioni successive)
La consultazione con le organizzazioni rappresentative della produzione di beni e servizi e delle professioni avviene principalmente tramite il comitato di indirizzo, organo caratterizzato dalla presenza dei rappresentati degli ordini professionali, dei settori tecnici di amministrazioni e agenzie pubbliche, di agenzie operanti nell'ambito delle tematiche territoriali/urbane e di associazioni economiche di categorie. Il comitato di indirizzo viene consultato nell'ambito di riunioni indette dal corso di studio o dalla Scuola di Architettura. Gli esiti di tali consultazioni sono poi integrati dalle informazioni raccolte tramite singoli contatti con le amministrazioni locali e le agenzie territoriali operanti nei settori dello sviluppo locale, della programmazione comunitaria, della formazione continua e del collocamento professionale. Un ulteriore modalità di consultazione è costituita dalle valutazioni espresse dalle strutture, pubbliche e private che ospitano gli studenti tirocinanti. Si tratta per la maggior parte di enti pubblici territoriali, nello specifico di strutture dedicate al governo del territorio, della gestione urbanistica, della gestione ambientale e in parte di studi professionali con documentata esperienza nel campo della redazione di atti di pianificazione urbanistica, territoriale, ambientale e paesaggistica. Gli esiti di tali valutazioni vengono discussi periodicamente dal Gruppo di riesame e dal Consiglio del corso di studi.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi (120 crediti meno quelli previsti per la prova finale).
La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dal corso di studio, di un tema di ricerca originale nel campo della pianificazione e progettazione della città e del territorio concordato con un docente di una delle discipline del corso di laurea magistrale.
Alla prova finale, comprensiva della conoscenza della lingua straniera, vengono attribuiti 12 CFU. Le modalità di svolgimento della prova finale sono quelle indicate nel regolamento didattico di ateneo.
Nella valutazione della prova finale concorrono, oltre alla qualità dell'elaborato finale, i risultati ottenuti negli esami di profitto nonché il rispetto dei tempi previsti nel conseguimento del titolo.
Modalità di ammissione
Per essere ammessi al corso di studio occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, secondo le modalità di seguito specificate.
I requisiti curriculari per l'iscrizione senza debiti sono automaticamente soddisfatti dal possesso di una Laurea nella Classe 7 "Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale" (DM 509/99) o nella Classe L-21 "Scienze della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale" (DM 270/04).
Per l'accesso con titoli di studio differenti da quelli sopra citati, i requisiti curriculari sono definiti da 50 CFU complessivi acquisiti in ambiti disciplinari coerenti con il percorso formativo, ovvero relativi alle metodologie e alle tecniche della pianificazione urbana e territoriale, ai metodi e agli strumenti delle politiche urbane e territoriali, ai metodi e agli strumenti di rappresentazione della città e del territorio, alle conoscenze storiche e geografiche del territorio e degli insediamenti, alle scienze agrarie e forestali, nonché alla conoscenza di base delle risorse naturali, ambientali e territoriali.
In particolare i SSD di riferimento prioritario per il riconoscimento dei CFU abilitanti alla iscrizione sono individuati nei seguenti:
- ICAR/20 e/o ICAR/21;
- ICAR/18 o in altri insegnamenti dell'area storica giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti;
- ICAR/06 e/o ICAR/17 o in altri insegnamenti dell'area del disegno e della rappresentazione giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti;
- AGR/01 o AGR/05 o GEO/04 o GEO/05 o in altri insegnamenti delle discipline agrarie o geologiche giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti.
La Commissione Trasferimenti e Passaggi si riserva di valutare i CFU acquisiti dai candidati anche in altri SSD comunque coerenti con gli ambiti disciplinari indicati nell'ordinamento e con gli obiettivi formativi del CdS. I CFU sopra indicati devono essere conseguiti prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale. A seguito della istanza di nulla osta per l'iscrizione da parte del candidato, la Commissione Trasferimenti e Passaggi provvederà alla verifica della sussistenza dei requisiti suddetti e indicherà eventualmente i debiti formativi e i corsi da seguire.
È infine richiesto come requisito di accesso, secondo quanto stabilito dagli obiettivi formativi della classe di laurea, la capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno l'inglese o un'altra lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari nazionali ed internazionali. La verifica di tale competenza sarà effettuata secondo le modalità di cui all'art. 6 del presente regolamento.